Sarà allestita per la prima volta a Napoli un’ampia ed articolata mostra monografica sul lavoro di Matteo Guarnaccia, uno dei massimi esponenti dell’arte psichedelica italiana e dell’arte visionaria contemporanea. La mostra, dal titolo “Mitologie delle Percezioni”, sarà ospitata da “Canapa in Mostra, Fiera Internazionale della canapa industriale e medica”, che si terrà alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 31 ottobre al 2 novembre prossimi.
L’esposizione, a cura di Francesca Caputo, raccoglie opere – dipinti su tela, disegni su carta, collage – che percorrono il lavoro di Guarnaccia dagli anni Settanta ad oggi, raccontando l’evoluzione di un linguaggio espressivo che, senza mai abbandonare il suo peculiare sguardo ironico, compone un mosaico di orizzonti mutevoli, contemporaneamente paradossali e rivelatori di un altrove sconfinato. Le immagini dell’artista milanese nascono dalla ricerca di un punto di incontro tra leggerezza e complessità, da cui partire per dare forma alla pluralità dei piani di coscienza, esplorando le possibilità insite nella mente. Nelle sue opere una moltitudine di personaggi bizzarri, creature ibride, divinità, pianeti, costellazioni, si muovono in un gioco di continue sovrapposizioni e metamorfosi.
Per l’evento napoletano è stata realizzata un’opera inedita, ispirata al tema.
L’intento della manifestazione Canapa in Mostra, alla sua prima edizione, è far conoscere i molteplici usi della pianta di canapa dalla quale si producono tessuti, materiali edili, carta, vernici, materie plastiche, combustibile, un olio alimentare, le sue straordinarie proprietà terapeutiche e le prospettive del suo impiego nel risanamento dei luoghi inquinati.
Sono in programma conferenze con esperti e ricercatori del mondo accademico, mostre, concerti, stand espositivi italiani ed internazionali.
Matteo Guarnaccia (Milano 1954), artista e saggista, figura di riferimento della cultura visionaria contemporanea, è attivo nel campo dell’arte (mostre internazionali, installazioni alla Triennale di Milano e alla Hall of Flowers di San Francisco); della moda (Biba, Corso Como 10, Vivienne Westwood, Malo); del design (Bruno Munari, Atelier Mendini, Italo Rota & Partners, Yoox, Coin); della scrittura (una trentina di saggi dedicati alle avanguardie/controculture del Novecento); del giornalismo (Vogue, Rolling Stone, Abitare, Zoom, Gap Japan, Wired, D-La Repubblica, Alias); dell’insegnamento (docente NABA, workshop Domus Academy, Accademia di Carrara, IUAV); della curatela (mostre dedicate Skate Art, Provos, Psichedelia, Vivienne Westwood, Giorgio Gaber); della musica (Byrds, Donovan, Timoria).