Il Sistema di monitoraggio finanziario delle Grandi Opere al centro dell’incontro di questa mattina all’l’Auditorium degli scavi di Pompei, organizzata dalla Direzione Generale del Grande Progetto Pompei (GPP) e dalla Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia con i Prefetti Alessandra Guidi (coordinatore del Comitato per l’Alta Sorveglianza delle Grandi Opere) e Silvana Tizzano (coordinatore Gruppo di lavoro per la legalità e la sicurezza del GPP), i funzionari della Soprintendenza e i rappresentanti delle ditte impegnate nel Grande Progetto Pompei. La giornata è stata l’occasione per fare un punto della situazione sulle procedure in atto richieste dal monitoraggio, nonché per affrontare gli eventuali aspetti problematici che un attività così complessa inevitabilmente pone.
Il sistema di monitoraggio, entrato in vigore con il recente DL 90/2014, art. 36, cui devono sottostare con impegno formale tutte le imprese appaltatrici di grandi opere pubbliche nonché i relativi fornitori, si pone l’obiettivo di impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata e le attività di riciclaggio attraverso la raccolta e il controllo delle informazioni finanziarie di tutta la filiera.
Il sistema di monitoraggio è stato presentato nei suoi criteri operativi con particolare riferimento alle procedure informatiche di alimentazione delle banche dati, alla raccolta e alla gestione delle informazioni sui movimenti finanziari e alle modalità di produzione dei warning.
E’ stato sottolineato in tutti gli interventi i il grande impegno su Pompei, che per la ingente mole di risorse finanziarie impiegate nelle attività del GPP e per il delicato contesto ambientale nel quale ci si trova a operare, si presta ad essere esperienza pilota a livello nazionale per le attività di contrasto alla criminalità organizzata.