Unanime la condanna del mondo politico locale che ancora una volta però solleva notevoli perplessità tra i residenti. Ci si chiede infatti come mai solo oggi ci si accorga della bomba ecologica costituita dall’intero perimetro boschivo alle falde del Vesuvio , come mai solo adesso si gridi al disastro ambientale quando sono decenni che diportisti e ciclisti off road ( per non parlare delle associazioni ambientaliste) denunciano sistematicamente la presenza di rifiuti altamente nocivi in gran parte dei sentieri e delle pinete che circondano il cratere più famoso d’Europa. Si vada allora questa volta sino in fondo : si identifichino i responsabili di tali abomini e si assicurino alla Giustizia in nome del diritto alla vita delle nuove leve locali. Basta con le strumentalizzazioni retoriche che poco o nulla hanno a che fare con il rispetto delle regole e della civiltà, basta con l’offendere l’intelligenza del popolo vesuviano scoprendo di volta in volta realtà sotto gli occhi di tutti da sempre.
Se si “scavasse” tra i boschi del Vesuvio solo Dio sa cosa ne verrebbe fuori. Questo il risultato di politiche scellerate, menefreghiste e votate solo a coprire questo o quel signorotto di turno scaricando poi ogni responsabilità sulla camorra. Si colpisca mortalmente il crimine organizzato ma quello vero però non limitandosi a intaccare pedine insignificanti di un sistema criminale talmente ben organizzato da contare professionisti e imprenditori al suo interno ( come da sempre dimostrano le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia).
Questa volta Ercolano ha la possibilità di mostrare la propria buona fede e la determinazione a cambiare in positivo senza condizioni di sorta, senza influenze esterne capaci di insabbiare anche la più scottante inchiesta giudiziaria.
Alfonso Maria Liguori