Un percorso di adattamento e mimetizzazione, supportato ed arricchito dalle numerose relazioni che legano i personaggi del romanzo. Domenica 5 ottobre, alle ore 18.30, appuntamento letterario al Bar Libreria “Rodaviva” di Cava de’ Tirreni (Sa) con la presentazione de “La mammana” (Einaudi, 2014), nuovo lavoro editoriale di Antonella Ossorio. In compagnia dell’autrice interverranno Luca Badiali e l’attrice e regista Brunella Caputo.
Autrice di numerose storie in versi e di filastrocche con diversi editori, tra cui Einaudi Ragazzi, Giunti, Electa e Rizzoli, Antonella Ossorio con “La mammana” bagna il suo esordio nella narrativa storica. La narrazione è imperniata intorno alla figura di colei che dà il titolo al libro: la mammana, ovvero una levatrice. Una donna che ha come compito, prima in un entroterra rurale della provincia di Napoli poi nella stessa città partenopea, di far nascere i bambini e talvolta di non farli nascere. Un personaggio eccentrico che per un caso fortuito si ritrova ad avere una figlia senza averla partorita. Una figlia anch’essa “inconsueta” a causa del suo aspetto, nata sotto il segno di una sfolgorante cometa.
La mammana e la figlia, per ragioni diverse, cercano di adattarsi alla società di metà Ottocento in cui vivono. Una società che non le prevede e che fatica ad accettarle in una Napoli libera e ribelle, colta nel pieno dei tumulti del 1848. Nella notte del 1° marzo 1843, sotto una cometa che sembra minacciare sventura, viene al mondo una bambina. È un parto complicato, che potrebbe finire male se ad assistere non ci fosse Lucina, la mammana del paese. E forse sarebbe stato meglio così: la piccola è una “capa janca” e, dunque, maledetta. Sarà proprio Lucina, dopo averla salvata dalle reazioni superstiziose dei genitori, a darle un nome – Stella – e farle da madre, portandola via da quel posto che rifiuta entrambe.
La mammana, infatti, dietro la sua bellezza conturbante ha nascosto per molto tempo un segreto. Con l’aiuto di Bartolomeo, corteggiatore ostinato tenuto a debita distanza, Lucina si trasferisce a Napoli. Ma neppure nel brulichio della città, insieme accogliente e minacciosa, sembra riuscire a trovare pace. Perché «così com’è un azzardo giurare per sempre, è un peccato di superbia affermare mai più». Antonella Ossorio mescola con sapienza romanzo storico e saga familiare, tessendo una storia ammaliante ed originale. La storia di tutti quelli che con fierezza e coraggio, nello scontro quotidiano tra doveri e desideri, non rinunciano a cercare la propria strada.
Nata a Napoli, Antonella Ossorio è autrice di numerosi testi per l’infanzia, pubblicati per Einaudi Ragazzi, Giunti, Electa, Fatatrac, Interlinea, Rizzoli e diverse altre case editrici. Tra le sue opere: “Cronache da Pelate”, “Fate, gnomi & compagnia”, “Quando il gatto non c’è i topi ballano”, “L’angelo della luce”, “Natale in casa Capiello” (premio di letteratura per l’infanzia “Storia di Natale” 2004), “Ma quante Smorfie!” (Premio Elsa Morante Ragazzi 2006) e “Dove vanno le nuvole”. Ha curato la raccolta di poesie “Rime per tutto il giorno” (Einaudi Ragazzi, Scaffale d’oro, Trieste, 2000) ed ha tradotto dal francese, per Emme Edizioni ed Einaudi Ragazzi, alcuni volumi delle “Bayard Editions” (Le meilleurs contes de Pomme d’Api, Contes d’éléphanteaux, grenouilles, souris et compagnie, Contes de sorciéres, loups et dracoloups). Partecipa a progetti di lettura presso scuole e biblioteche e conduce laboratori di poesia e scrittura creativa. Per quanto riguarda la narrativa “adulta”, ha pubblicato racconti all’interno di antologie e su quotidiani. Del 2001 la sua prima raccolta, “Passaggi di stagione” (Besa Editrice, Nardò).