Gragnano: successo e partecipazione per la festa di San Francesco, in ricordo del maestro Pasquale Cesarano

Festa di San FrancescoGrosso successo a Gragnano per l’evento dedicato alla festa di San Francesco, di sabato 4 ottobre scorso,  e al ricordo del maestro Pasquale Cesarano. Una festa che è cominciata 14 anni fa.

All’imbocco della Valle dei Mulini a fianco del Presepe, che pose la  statua del Patrono d’Italia e realizzata una grotta della Natività sul costone roccioso a simboleggiare l’Avvento, la nascita di Gesù, il Redentore. San Francesco fu l’iniziatore nel 1223 del presepe.

Ad organizzarla Carlo Cesarano e i fratelli Domenico, Ciro, Giovanni, Giuseppe Somma, perpetuando la tradizione iniziata dal padre Pasquale, autore del grandioso, artistico Presepe per il Giubileo del 2000.

La manifestazione è iniziata alle ore 18 con una processione iniziata dalla chiesa madre della città, il Corpus Domini, accompagnata dalla banda musicale “R. Viviani- Monti Lattari” del maestro Aniello Sorrentino. Presenti alla processione, autorità civili e militari (il sindaco, Paolo Cimmino, gli assessori Di Martino e De Rosa e consiglieri di maggioranza e minoranza, il comandante della locale stazione dei carabinieri, Sossio Giordano) e le associazioni dei carabinieri locale e di Castellammare, della protezione civile e animali Anpana.

La celebrazione della santa messa è stata officiata dal parroco don Emanuele Rosanova. Nel corso della quale nell’omelia il sacerdote ha intercalato la vita del Santo alla realtà attuale additandone a modello il suo comportamento per la realizzazione di una vita virtuosa necessaria per recuperare i valori oltre che cristiani di salvaguardia dell’ambiente e del vivere sociale.

“I valori del vero cristiano, secondo San Francesco partono dall’armonia del creato, com’è descritto nel Cantico dei Cantici e di non vivere in funzione del materialismo tipico della società contemporanea. Figlio di un ricco mercante,  donò tutti i suoi averi, per amore del prossimo, fino a patire le sofferenze di Cristo attraverso le stimmate che ricevette. Parole di elogio e di gratitudine per l’autore del Presepe attiguo, il maestro Pasquale Cesarano, a dimostrazione dell’autentica fede di cui era pervaso,  diventato uno dei  simboli della città” ha detto in sintesi il reverendo Rosanova. Il professore Carlo Del Gaudio ha declamato una sua poesia in memoria del maestro Cesarano. La manifestazione  è proseguita con la degustazione di panini farciti con prodotti locali, verdure e ortaggi e porchetta, acqua e vinello semplice della cantina sociale La Mura. La conclusione, fuochi pirotecnici.

Antonio Cesarano

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