La donna, che lavora presso l’ospedale di La Paz-Carlos III di Madrid, dove è stata in contatto con i religiosi defunti, si è presentato questa mattina al pronto soccorso dell’Ospedale Universitario Fundacion Alcorcon con sintomi quale la febbre. Il primario dell’ospedale, Antonio Alemani, ha detto che l’infermiera, che è stato in contatto a due riprese, a casa sua, con un malato infetto da ebola, un missionario nel frattempo deceduto, è andata in vacanza il giorno dopo la sua morte. L’ospedale di La Paz-Carlos III ha trattato due casi positivi di ebola, quello di Miguel Pajares e Manuel García Viejo, che sono stati rimpatriati rispettivamente dalla Liberia e Sierra Leone.
Entrambi morti a causa degli effetti del virus. In Spagna sono stati segnalati più di 20 possibili casi di ebola in undici regioni e tutte le analisi hanno dato esito negativo.Secondo Alemani, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la paziente “è stabile e ha la febbre”, e nulla indica al momento che possa avere infettato altre persone. Il primario ha riferito che la situazione è stabile e sotto controllo ricordando inoltre che per essere infettati occorre un contatto diretto con i fluidi corporei, e si è contagiosi solo dopo che il morbo si è manifestato.