Martedì 21 ottobre dalle ore 17.30, sala PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, via dei Mille 60, proiezione del documentario “Napoletani en Barcelona” del documentarista e sociologo visuale Marco Rossano. Insieme all’autore parteciperanno all’evento il giornalista de ‘Il Mattino Marco Esposito’ e l’attore e regista Sergio Sivori, direttore del New Laboratorium Teatro, per discutere del sentimento di appartenenza e identità dei napoletani all’estero e del vincolo che, da lontano, si continua a mantenere con la città. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
Il documentario “Napoletani en Barcelona” è un saggio sociologico visuale, integrato nell’ambito di un più ampio progetto di ricerca che Marco Rossano sta svolgendo all’Università di Barcellona.
Protagonista dell’opera, la comunità napoletana che risiede nella Catalogna è parte dei movimenti migratori transnazionali che caratterizzano la nostra epoca e che, a differenza di quanto accadesse in passato, grazie alle nuove tecnologie e ai mezzi di trasporto più veloci e più economici mantiene il legame con la propria terra d’origine alimentandolo quotidianamente e, spesso, rafforzandolo attraverso la rielaborazione della propria identità nel nuovo contesto.
Cosa fanno i napoletani che hanno deciso di vivere nella città catalana? Quali sono le occasioni di incontro? Quali attività svolgono? Perché hanno lasciato Napoli? Che rapporti mantengono con la propria città? Quali sono le differenze e quali le analogie tra Napoli e Barcellona?
Tra calcio, pizza, sasicce e friarielli, cornetti portafortuna, ma anche teatro, musica, attività politica e vita quotidiana, il saggio sociologico visuale “Napoletani en Barcelona” descrive uno spaccato di napoletanità lontano da Napoli, senza la presunzione di analizzare il fenomeno nella sua globalità, ma solo con la volontà di puntare l’obiettivo su una parte della vita dei napoletani che vivono a Barcellona e raccontarne i momenti di aggregazione e socialità.
Senso di continuità con le proprie origini, la nostalgia rafforza il senso di identità personale, alimentando la speranza che si traduce in progetto. Il progetto diventa una storia.
Anzi tante storie. Quella di Chiara, tifosa del Napoli, di Matteo, ricercatore, di Alex pizzaiolo e di Diego, proprietario di un piccolo ristorante, ma ci sono anche gli attori Sergio, Stefania e Daniela e Pasquale che, invece, fa il drammaturgo, mentre Sandra è architetto, Emanuele farmacista, Marcello ha una società di comunicazione. Cosa li unisce? Sono napoletani e vivono a Barcellona.
Il documentario racconta i loro sogni, le loro speranze, i successi e gli insuccessi, gli aspetti positivi e quelli negativi legati alla scelta di vivere in un paese straniero.