La sfida quindi è anche sul piano del rapporto con gli abitanti di quel quartiere così ricco di storia e multietnico, ma altrettanto difficile: “I primi giorni di info point sono serviti per farci conoscere alla gente e per far sì che gli abitanti si fidassero di noi – continua del Del Giudice – molte persone anziane non conoscevano l’importanza della raccolta differenziata ed erano molto diffidenti nei nostri confronti: grazie al lavoro nostro e dei volontari, siamo riusciti e stiamo ancora riuscendo a far capire l’importanza delle buone pratiche. Abbiamo distribuito kit domestici per la raccolta differenziata, e anche qui si sono palesati problemi legati al fatto che le abitazioni sono molto piccole e quindi per molti, collocarvi questi kit, è risultato fastidioso. I conodomini sono stati dotati anche di mini compostiere, pensate e fatte costruire proprio per questi spazi angusti.”
Del Giudice ha precisato che questo modello è una sorta di “modello pilota”, che sarà adottato anche per la “zona Unesco”, ovvero il centro storico, che presenta le stesse problematiche in termini di spazi: “Stiamo lavorando con costanza e convinzione – ha affermato il presidente – solo riuscendo a capire le realtà in cui andiamo ad operare è possibile avere buoni risultati, stiamo concentrando al massimo gli sforzi”.
Nelle ultime settimane, in alcuni quartieri di Napoli, sono state riscontrate varie criticità in termini di raccolta dei rifiuti: criticità che hanno attirato le proteste dei cittadini: “Nelle ultime settimane abbiamo raccolta dalle 1100 alle 1200 tonnellate al giorno di rifiuti – ha precisato sempre Del Giudice – stiamo riuscendo a smaltire pian piano questi quantitativi: ricordando sempre che Napoli non ha ancora un suo ciclo strutturale e impiantistico per i rifiuti, tutto quello che facciamo, se la città è più o meno pulita, è da considerarsi quasi un miracolo”
Per quanto riguarda l’impiantistica, Del Giudice ha precisato che le isole ecologiche in città sono arrivate a 6 e si conta di arrivare a 10, sfruttando anche il fatto che le casse di Asia per la prima volta dopo anni e anni, sono in attivo e quindi si presenta la possibiltà di investire e progettare .
Del Giudice ha poi anche sottolineato il grande lavoro di bonifica che l’azienda sta portando avanti: “Abbiamo fin ora bonificato 12 siti tra discariche abusive e campi rom, tra quelli compresi nel protocollo Terra dei Fuochi: siamo inoltre arrivati a 700 quintali di pneumatici recuperati e smaltiti tramite il consorzio Ecopneus, sventando e bloccando sul nascere molti di quei roghi di rifiuti che continuano ad imperversare in Campania”.
Prossimamente, ha assicurato Del Giudice, ci saranno novità per quanto riguarda l’adozione di compostiere in scuole e condomini: “Puntiamo molto sugli sconti sulla Tari per chi si dota di una compostiera: questo è il modo migliore per incentivare immediamente queste pratiche, per far avere subito ai cittadini virtuosi un ritorno in termini di guadagno”. Annunciate poi anche probabili novità per quanto riguarda l’impianto di compostaggio, il primo che, a fatica, dovrebbe essere costruito a Napoli.
Mario De Angelis