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Giggino il globe trotter: da quando è sospeso lo si incontra ovunque

de magistrisContinua il suo patetico giro il neo globe trotter e primo cittadino sospeso di Napoli Luigi de Magistris. Lo si vede un po’ ovunque in città tra l’incredulità e la rabbia dei partenopei per anni abbandonati a se stessi da quella che sarebbe dovuta essere la nuova era de Magistris.

Persino negli storici nosocomi della città il buon de Magistris si è fatto notare e non sono mancate le reazioni di medici e paramedici a cui si sono ovviamente aggiunte quelle dei degenti: “Siamo alla farsa – ha commentato un rianimatore in servizio presso una struttura pubblica di Napoli – con un sindaco che una volta sospeso si attiva simulando attenzioni negate per anni a chi come noi lotta quotidianamente tra indicibili carenze logistico-strutturali pur di svolgere coscienziosamente il proprio delicato ruolo. La struttura sanitaria partenopea è al collasso da anni e nulla il sindaco Luigi de Magistris ha fatto in tempi utili per quanto meno arginare il mare di fango che soffoca storiche e prestigiose strutture sanitarie della zona”.

Irripetibili poi i commenti dei degenti letteralmente imbestialiti da condizioni di degenza da terzo mondo. In questo caos, in questo assoluto marasma che divide la città in ricchi e poveri abbandonando di fatto a se stessa l’intera periferia “Giggino” si concede il lusso di provocare ancora i napoletani facendosi vedere in giro a fare il globe trotter come uno spensierato studente universitario fuori sede a Napoli.

Vergogna: questo il commento degli onesti contribuenti napoletani, di chi ha dato tanto a questa città senza ricevere nulla in cambio.

La sana impresa fugge da Napoli nauseata dalla politica locale e dagli intrallazzi che ancora regnano sovrani all’interno della comunità partenopea.  Perché sia chiaro: a Napoli per avere voce in capitolo, per “esistere” devi appartenere altrimenti si finisce nell’inutile coro dei diseredati che tanto infastidisce la società civile di questa bella e dannata realtà mediterranea.

Alfonso Maria Liguori

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