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Vesuvio, si rischia una catastrofe? L’ennesimo allarme

vesuvio costa“Si rischia una catastrofe senza precedenti”. Queste le parole con cui i vulcanologi avrebbero definito la situazione del Vesuvio, vulcano attivo situato nei pressi di Napoli che non erutta oramai da anni. Un pericolo che potrebbe riguardate non solo l’area limitrofa al Vulcano.

Parola di esperti. Il nuovo allarme (l’ennesimo) è stato lanciato nel corso del programma ‘Overshoot’, in onda su Radio Radicale (condotto da Enrico Salvatori) che ha dato voce alle dichiarazioni per nulla confortanti di Giuseppe Mastrolorenzo, vulcanologo dell’Osservatorio Vesuviano, e dell’urbanista Aldo Loris Rossi

“Il Vesuvio ed i Campi Flegrei rappresentano un pericolo di proporzioni catastrofiche per Napoli, per la Campania, addirittura per il mondo. Non esistono piani di emergenza nei Comuni. Non esiste una organizzazione reale che sia in grado di portar via la gente in caso di eruzione». Tutta l’area contiene un’unica camera magmatica che unisce Vesuvio e Campi Flegrei. Un magma capace di produrre eruzioni di grande portata in tempi brevi con flussi piroclastici che si svilupperebbero per decine di chilometri.

“Altro che Genova – accusano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi già assessore provinciale alla Protezione Civile e Gianni Simioli della radiazza – in provincia di Napoli si preannuncia una vera strage e a nostro avviso la Protezione Civile nazionale ha enormi responsabilità nella disorganizzazione e superficialità generalizzata con cui viene affrontato il pericolo. Nessun piano di emergenza è stato realizzato a Ischia o nei Campi Flegrei mentre quello del Vesuvio non risulta mai essere stato aggiornato. In compenso negli anni sono stati spesi milioni di euro per studi, consulenti, esperti, manifestazioni, ecc. Il capo della Protezione Civile Nazionale ed il suo staff non hanno mai spiegato in pubblico il perchè di tanti ritardi, come hanno speso da Bertolaso in poi le ingenti risorse e perchè non si attivano per realizzare i piani e le vie di fuga e informare le popolazioni locali. Per quanto ci riguarda visto che l’attuale capo della Protezione Civile nazionale noto per aver gestito l’emergenza dell’Aquila in modo quantomeno discutibile e per essere sempre stato un fedelissimo di Guido Bertolaso sta sempre a chiedere soldi senza spiegare come li spende a nostro avviso dovrebbe dimettersi e lasciare spazio a persone più capaci, autorevoli e attente al territorio”.

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