«Crediamo fermamente che lo sport sia una miniera di stimoli, valori, educazione, regole, condivisione – dichiara il Sindaco Giovanni Ruggiero che interverrà durante l’evento – ma dobbiamo anche ammettere che il nostro calcio, soprattutto quello miliardario, oggi è sociologicamente malato e noi tutti rischiamo di rimanerne contagiati. Per questo motivo la storia di Ciro Esposito è una storia da raccontare, da capire e da approfondire, nelle luci e nelle ombre, perché quanto accaduto possa essere un monito e uno spunto di riflessione, in particolar modo per le giovani generazioni».
È stata definita “mamma coraggio” dai media nazionali per il messaggio che, nonostante il dolore per la perdita del figlio, intende portare avanti. «Cinquanta giorni di calvario – così li definisce Antonella Leardi – in cui ho visto mio figlio rinascere e morire», una vicenda iniziata il 3 maggio scorso e oggi non ancora conclusa davanti alla giustizia e all’opinione pubblica, un arco temporale relativamente breve in cui è nata anche l’Associazione Vittime Violenza Sportiva “Ciro Vive”. «Non si può morire per una partita di calcio – commenta il Presidente della Pro Loco Marco D’Esposito – qualsiasi siano le motivazioni. Quando ciò succede, l’unico vero e legittimo grido di disaccordo e di ribellione è il confronto, nella convinzione che la violenza non è mai una soluzione, solo un aggravante. Questo è ciò che vogliamo trasmettere con l’incontro dedicato a Ciro Esposito e attraverso la testimonianza della mamma Antonella Leardi».
A seguire la diretta Inter-Napoli delle ore 20.45
La cittadinanza è caldamente invitata.