La sinistra scafatese si mobilita per il caso “bollette pazze”

rimborso goriAncora una volta a Scafati il meteo prevede burrasche di bollette pazze; infatti stanno piovendo incessantemente le salatissime fatture del servizio idrico della Gori relative al conguaglio pregresso ante 2012. Stavolta a mobilitarsi a tutela dei tarTassati cittadini scafatesi sono il Partito Democratico e Scafati Arancione che proprio non ci stanno a quest’ennesima ingiustizia burocratica con la quale la Gori starebbe cercando di sanare i debiti accumulati nel corso degli anni. Con questo comunicato il Pd descrive le prossime mosse per contrastare quest’ennesima stangata: “Queste non sono le solite bollette relative al consumo idrico, ma fatture che riguardano il 50% dei conguagli tariffari relativi al periodo ante 2012, spedite a seguito della delibera del Commissario Straordinario dell’Ente d’Ambito ATO 3, n 43 del 30/6/14. La documentazione spiega che l’addebito calcolato corrisponde al 50% della prima rata, cui seguiranno altre 3 rate, che saranno fatturate nei termini e nelle modalità approvate  dall’Ente  d’Ambito.

Orbene, la GORI, azienda che gestisce il servizio idrico integrato, non può inviare tali tipi di bollette, incomprensibili e difficilmente controllabili dagli utenti in quanto vi è una totale assenza dell’indicazione dei periodi e delle fatture di riferimento, il che non consente neppure di valutare l’eventuale prescrizione degli importi richiesti. Ma a parte profili di legittimità, che investono, in talune bollette, anche la compensazione delle somme da restituire per il canone di depurazione con le partite pregresse, compensazione illegittima secondo la Cassazione, quel che è grave, è che l’azienda gravi in maniera così esosa sui cittadini per fare cassa e risanare, in sole 4 rate, debiti di milioni di euro contratti con la Regione Campania, che la società invece potrà estinguere in molti anni.

La verità è che la Gori, accortasi che negli anni 2006/2011 il gettito proveniente dalle tariffe non ha coperto le spese di gestione del servizio accumulando, così, un debito di 138,3 milioni di euro, poi ridotto a 109 milioni grazie ad un accordo con la Regione Campania, intende ora far ricadere il debito contratto sull’utenza e quindi sui cittadini.

Noi del Partito Democratico di Scafati, facendoci portavoce delle istanze dei cittadini, già vessati da altri tributi in scadenza,  abbiamo già chiesto all’avvocato Cucurachi, che presiede la Commissione di Garanzia, di convocare con urgenza una riunione di commissione in cui invitare formalmente il Commissario Straordinario dell’Ente d’Ambito, Sarro, ed i vertici della Gori perché rendano ogni chiarimento opportuno al fine di valutare la legittimità degli importi richiesti in bolletta riservandoci, all’esito, ogni ulteriore ed opportuna azione. Nel contempo chiediamo che questa Amministrazione, seguendo l’esempio di altri Comuni vicini, si adoperi tempestivamente per ottenere la sospensione del pagamento delle bollette incriminate in attesa di ricevere da tutti gli Organi competenti e coinvolti nella vicenda, le risposte che i cittadini chiedono, anzi, a ben ragione pretendono!” Sulla stessa linea d’onda anche Scafati Arancione che, tramite le parole del portavoce Francesco Carotenuto, promette una nuova battaglia: “In seguito a ripetute segnalazioni da parte di folti gruppi di cittadini, abbiamo il dovere morale e politico di recepire le loro istanze circa la questione GORI in merito al recupero delle partite pregresse ante 2012. Riteniamo che la questione sia molto seria e pertanto crediamo che non sia giusto fare demagogia sulla stessa o strumentalizzare la vicenda per fini elettorali. Pertanto nei prossimi giorni procederemo con azioni concrete che possano realmente incidere sulla questione, anche avvalendoci dei numerosi professionisti presenti nel nostro movimento. Abbiamo inoltre intenzione di presentare nelle prossime ore, delle diffide da protocollare direttamente alla dirigenza Gori e distribuirle ai nostri concittadini affinché facciano lo stesso”.

Raffaele Cirillo

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