“Il progetto è interamente finanziato, con oltre tre milioni di euro, con i Fondi Strutturali Po Fesr Campania 2007-2013 nell’ambito del Programma Integrato Urbano Piu Europa. L’intervento proposto, andrà, di fatto, a ridisegnare l’intero tratto compreso tra il Miramare e la banchina di Zì Catiello, non solo sotto l’aspetto grafico e cromatico degli elementi che ne compongono la superficie, ma anche nella conformazione fisica della villa e del lungomare. Questo differente andamento della linea di demarcazione esistente tra la passeggiata della villa e l’arenile, risponde alla logica di voler eliminare un elemento rigido costituito dalla ringhiera e il suo basamento e ricostituire, di contro, una linea plastica che dialoghi in modo diretto con l’arenile che ne diventa la naturale estensione. I lavori saranno conclusi entro la fine del 2015. Alcuni elaborati del progetto definitivo, posto a base di gara sono visionabili sul sito istituzionale del comune. Il progetto esecutivo sarà presentato alla città al più presto. Tengo solo a precisare che il progetto è quello già a suo tempo elaborato e che aveva già acquisito tutte le autorizzazioni e i permessi”, dichiara Alessio D’Auria assessore con delega all’Urbanistica.
Nel frattempo va ricordato che sono stati sospesi i lavori dell’altro progetto waterfront, quello che di via Alcide De Gasperi: “È in corso la redazione di una variante per errore progettuale. Ieri sono ripresi dei saggi per il posizionamento del cunicolo smart”, ha affermato l’assessore D’Auria.
La speranza è che anche questi lavori ripartano al più presto e che nel 2016 gli stabiesi avranno una villa comunale bella come lo era negli anni sessanta, quando Castellammare era una delle città più turistiche della Campania. La notizia positiva è quella della tanto sperata pista ciclabile, che porterebbe Stabia al passo con i tempi di una rinnovata esigenza di mobilità sostenibile.
La rinascita della villa passa anche dalla necessità di bonificare l’arenile e risolvere i problemi dell’inquinamento del mare. Sono ancora in atto i lavori per l’installazione di pompe di sollevamento che permetteranno di deviare le acque inquinate e maleodoranti del rivo San Marco sino al depuratore di via Napoli. In questo modo sarà finalmente eliminato un fattore di forte inquinamento e disagio per i cittadini, anche se resterebbe da risolvere la stessa problematica causata dal vicinissimo Rivo Cannetiello.
Carmine Iovine