Febbre politica a Ercolano in casa del Pd : all’indomani della dichiarazione di piena disponibilità per le primarie espressa dal consigliere comunale Ciro Buonajuto in pole position per la candidatura a sindaco l’attuale primo cittadino Vincenzo Strazzullo sembrerebbe ben determinato a non cedere terreno al sia pur quotato rivale di partito.
Il renziano doc Buonajuto incarnerebbe la voglia di riscatto delle nuove leve indigene mentre Strazzullo rappresenterebbe l’ultimo baluardo della vecchia guardia in città. Quale ruolo abbia poi l’attuale assessore Antonello Cozzolino ( altro papabile alla poltrona di sindaco) non è a questo punto chiaro.
Gli addetti ai lavori suggeriscono di non sottovalutare le doti rigenerative del noto camice bianco Strazzullo. Last minute l’attuale nocchiero della comunità ercolanese potrebbe ricompattare i ranghi e schierare sul campo le stesse “legioni” che cinque anni addietro gli valsero consensi plebiscitari alle urne. Radio inciucio paventa anche un’altra ipotesi : candidatura parlamentare per Buonajuto, corsa a sindaco “reale” tra Cozzolino e Strazzullo fatta di clamorosi colpi di scena che potrebbero all’ultimo momento far fuori definitivamente uno dei due candidati dai giochi amministrativi locali. Mentre gli ercolanesi onesti attendono di conoscere il proprio destino la politica si muove underground pubblicizzando l’esatto contrario di quanto realmente gradito “ai potenti”.
Ricordiamo ancora una volta che alle urne contano i numeri e non , purtroppo, i buoni propositi. Come si possa allora pensare che in un paese come Ercolano ,dove a fare il bello e cattivo tempo sono sempre gli stessi casati, cambi qualcosa è francamente ostico da comprendere. Intanto ci si diverte a scommettere sui locali ( per lo più ristoranti) scelti da politici per i cosiddetti summit pacificatori e sul menu che di volta in volta il potente di turno offrirà ai propri pseudo dissidenti per accoglierli nuovamente sotto le proprie ali. “Pesce o carne?”: agli elettori l’ardua sentenza.
Alfonso Maria Liguori