«Uliano non è un sindaco del Pd. Non è neppure tesserato». Con queste parole Gianfranco Wurzburger, responsabile dell’organizzazione provinciale del Pd, spiega l’assenza di Uliano al summit dei sindaci pieddini tenutosi stamane alle ore 12.00, presso la sede napoletana di via Toledo.
Al centro dei lavori presieduti da Venanzio Carpentieri, segretario provinciale del Pd nonchè sindaco di Melito di Napoli, la discussione delle imminenti elezioni del 27 ottobre. I sindaci campani saranno infatti chiamati alle urne per scegliere il nuovo presidente dell’Anci, oltre ai 56 componenti del comitato direttivo.
A pochi giorni di distanza dal voto, montano però le polemiche. A finire sotto la lente d’ingrandimento Ferdinando Uliano che, il 14 ottobre scorso, aveva chiamato a raccolta i sindaci democratici presso il municipio pompeiano.
Ma per i vertici provinciali del partito il sindaco di Pompei sarebbe “reo” di aver dato vita ad un’iniziativa personale, non condivisa dal direttivo. Ma c’è di più: Uliano non sarebbe di fatto fra le fila del partito democratico, come sottolineato da Wurzburger per il quale il primo cittadino non solo non sarebbe in possesso della tessera, ma non avrebbe manifestato ancora l’intenzione di voler aderire formalmente al partito.
Agli stati generali del Pd di stamane, dunque, Uliano non è stato invitato. Scelta voluta e dunque non casuale. E sempre dalla direzione provinciale del Pd arriva un’altra precisazione che riguarda il recente successo di Uliano, eletto consigliere metropolitano. A chiarire è ancora Gianfranco Wurzberger, secondo il quale Uliano è stato ospitato da indipendente nella lista del Pd per le lezioni della città metropolitana.
MarDiPa