Si sarebbe prossimi ad una svolta nelle indagini a Ercolano che vedono protagonisti collaboratori di giustizia un tempo agguerriti killers e capi di violenti clan della zona. Finalmente si starebbe per far luce su eccellenti delitti di camorra che hanno colpito direttamente il mondo politico ercolanese. Mandanti ed esecutori avrebbero vita breve alla luce di quello che si presenta, secondo alcune indiscrezioni, come un vero e proprio tsunami provocato dalle dichiarazioni dei pentiti.
Perché sia chiaro che ad oggi la camorra eccellente, quella costituita da professionisti insospettabili e imprenditori non è stata nemmeno scalfita ne si è riusciti a mettere le mani sui patrimoni accumulati per decenni anche all’estero ( Germania, Spagna e Sud America) da potenti sodalizi criminali ercolanesi. Troppo complesse le operazioni immobiliari e bancarie estero su estero per essere concepite da semi analfabeti armati fino ai denti, ex tossico dipendenti e balordi senza scrupoli. Un uragano quindi che si potrebbe abbattere sulla comunità degli scavi travolgendo un esercito di disonesti sino ad oggi sfuggiti alle maglie della giustizia.
Vengano fuori nomi e intrallazzi di comparielli, fiancheggiatori e burattinai di una camorra che per anni ha lastricato di sangue le arterie cittadine a suon di morti ammazzati. Solo così sarà possibile costruire un humus sociale nuovo a Ercolano avulso a qualsivoglia condizionamento ( diretto o indiretto) riconducibile al malaffare e alla prevaricazione violenta di chi da sempre in paese ha fatto il bello e cattivo tempo. Nomi impronunciabili oggi poco tempo addietro venivano al contrario ostentati con la fierezza di chi sa di “appartenere” a gente potente e di poterne quindi trarre massimo beneficio in ambito sia commerciale che imprenditoriale. Forse questa volta “un giorno buono” sta realmente per sorgere su una delle realtà urbane più tormentate dell’hinterland vesuviano.
Alfonso Maria Liguori