Ancora una volta il Comune di Scafati ha presentato un ambizioso progetto riguardante la reindustrializzazione dell’Area ex Copmes. La presentazione di sabato scorso rappresenterebbe infatti solo l’ennesima occasione di rispolverare ancora un’iniziativa che negli anni ha stentato a decollare.
A mettere i puntini sulle ‘i’ e svelare gli altarini della vicenda è il partito democratico scafatese che spiega con questo comunicato i suoi dubbi e le sue perplessità: “Grazie al Centro sinistra e al sindaco dell’epoca, dottore Nicola Pesce, il Comune di Scafati ha conservato la proprietà dell’area sulla quale si sta facendo (male) la reindustrializzazione.
Il progetto però è privo di copertura finanziaria, così come deliberato dalla Autorità di Vigilanza interpellata dal Partito democratico. Non solo, molti imprenditori stanno chiedendo la risoluzione contrattuale per mancato rispetto del crono programma, la banca è comunque garantita perché ha iscritto ipoteca su tutti i presenti e futuri. Gli imprenditori che hanno investito ne sono al corrente? Bisogna incentivare l’imprenditoria non buttarla nel tritacarne. La Banca Nazionale del Lavoro sa e fa finta di non sapere.
Il Partito democratico invece guarda e analizza la realtà della situazione economico finanziaria. La vera tragedia è l’esposizione di alcuni imprenditori che rischiano tutti mentre gli altri fanno solo demagogia e populismo”.
Raffaele Cirillo