Interpretate finalmente le forvianti dichiarazioni del segretario del PD Passeggia a giustifica dell’operato politico del suo partito, rispondiamo con chiarezza e ribadiamo:
La “ mutevolezza delle convinzioni “ non appartiene al nostro movimento, da sempre assertore ad uscire da questa palude generata da oltre vent’anni di politica spartitoria , di potere e di poltrone., con la regia di un “ cerchio magico” che ha occupato a rotazione in questo ventennio tutte le cariche amministrative possibili. (Sindaci, assessori, presidenti di Società della Nettezza Urbana, Direttori Generali , City manager). Forse è questa la rinnovata cultura politica a cui fa riferimento il Segretario del PD , dove con la regia dell’allora segretario Ricciardi si sono avvicendati in questi ruoli Cucolo, Monaco, Starita, Sica, Malacario, Gagliardi, incuranti dei veri problemi dei cittadini e della Città e con gli squallidi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. In vent’anni di responsabilità politica amministrativa di sinistra, la città poteva cambiare verso.
Il Segretario Passeggia forse ha memoria corta avendo già dimenticato, a meno di un anno, tutto quello che insieme al capogruppo in consiglio comunale Ricciardi ha detto di più squallido e peggiore nei confronti di Starita e Starita nei loro confronti. (attacchi giornalistici di bassa lega, manifesti, richieste di dimissioni del Sindaco, denuncie in Prefettura tali da far intervenire la Commissione di Accesso ). Oggi il Passeggia mal consigliato, ha mortificato la storia del Comunismo Torrese, installando nella storica sede cittadina una porta girevole dove si entra e si esce per soddisfare solo progetti ed aspirazioni personali.
E’ vero abbiamo partecipato a delle riunioni, pur di risolvere i problemi, che da anni attanagliano la nostra città ed in quanto si paventava uno scioglimento del Consiglio comunale e in quell’occasione avevamo suggerito la costituzione di un governo di larga intesa con la partecipazione di tutti i partiti presenti in consiglio comunale, senza logiche vendicatorie e discriminanti a carico di partiti che comunque rappresentavano espressione del popolo. La sete di vendetta del PD ha voluto farla pagare per ora, al Centro Democratico – Alfieri, artefice dell’abbandono del PD da parte di Starita e dove oggi lo stesso viene accolto come novello figliol prodigo in attesa di diventare poi agnello sacrificale.
Il Movimento Orgoglio e Dignità rifiutò fermante di far parte di quest’ennesima congiura proposta dal PD.
Avremmo preferito che il segretario Passeggia proponesse, per una “nuova cultura politica”e per sfuggire alla solita logica del “cerchio magico”, le dimissioni del sindaco Starita, e il ritorno alla volontà degli elettori, unico atto di dignità politica e di alto rispetto verso la città e i suoi elettori che dalle urne avevano indicato democraticamente una volontà diversa dell’attuale inciucio .