E’ crisi profonda per la maggioranza del sindaco Nicola Cuomo, il primo cittadino stabiese è messo all’angolo dai suoi: dimissioni o azzeramento della giunta, sono le due strade per uscire dal caos. Cuomo non ha più i numeri in consiglio comunale e, ieri mattina durante l’Assise, è stato ‘sfiduciato’ pubblicamente dai due consiglieri comunali del Pd Michele Migliardi e Alessandro Zingone insieme ad Eduardo Melisse (civica).
Il sindaco è ai ferri corti anche con Sel, mal di pancia anche per l’Idv, e rischia di diventare un caso anche l’assenza del consigliere Tina Somma (Pd) dopo l’azione di responsabilità del Comune contro gli ex amministratori di Terme di Stabia tra cui compare anche il marito Lino dello Ioio. L’unico punto all’ordine del giorno era la verifica delle linee di mandato dell’amministrazione Cuomo, il primo cittadino si è presentato in aula leggendo il suo resoconto dei primi sedici mesi di governo cittadino tenendo la parola per oltre due ore.
“Veniamo dalla gestione dissennata di Bobbio, non siamo stati immobili: sento tante chiacchiere ma nessuno propone soluzioni o alternative”, ha detto Cuomo. Ma le sue argomentazioni non convincono, ed il primo colpo arriva dal consigliere Zingone, passato dal Pd al gruppo misto, che tra le righe del suo intervento ha richiesto un azzeramento della giunta: “sono fiero di alcuni provvedimenti presi insieme alla maggioranza ma faccio politica e conta anche l’opinione pubblica che ci boccia al centro per cento.
Trovo imbarazzo a stare in strada, abbiamo bisogno di persone capaci e stabiesi, sono gravi le continue assenze di alcuni assessori. Occorre un forte cambiamento, non me la sento più di sostenere incondizionatamente questa amministrazione”. A ruota lo ha seguito il consigliere Migliardi che ha espresso un “giudizio negativo, ci sono stati errori di comunicazione e molti tatticismi ma con questo ostruzionismo la città non ha avvertito il cambiamento. Ho richiesto accesso agli atti ben quattro mesi fa, perché non ho ricevuto la documentazione? Speravo si potessero dare risposte alla città, il mio appoggio a questa maggioranza non è garantito perché in questa direzione non si va da nessuna parte”.
Rincara la dose il consigliere Melisse, anche lui uscito dalla maggioranza: “ho chiesto documenti sul piano triennale delle opere pubbliche, sulla copia dei progetti e sui computi metrici ma non ho ricevuto nulla, mi sono sentito sminuito. Non ho nulla di personale contro l’ingegnere Giovanni Angellotti ma è un tecnico fallito e non si comporta bene, ho chiesto se ricevesse onorari sui progetti ma non ho avuto risposte”. “Prendo atto dello stato delle cose, valuterò con attenzione”, il commento del sindaco che è chiamato a risolvere una grave crisi politica.
E’ il momento più critico dall’inizio dell’esperienza amministrativa del sindaco Nicola Cuomo, il primo cittadino viene difeso solo dal capogruppo del Pd Francesco Iovino mentre dall’opposizione di centrodestra arriva l’ancora di “salvataggio”.
“Variamo un governo di ‘salute pubblica’, stiliamo un’agenda pubblica con la fissazione di tempi e modalità e rispettiamola tutti”. E’ la proposta arrivata dal consigliere dei Moderati Antonio Alfano, intervenuto in consiglio comunale ieri mattina dopo le parole del consigliere Iovino che “ha difeso l’indifendibile”. Durante i lavori del parlamentino stabiese si è inasprita la spaccatura con gli ex alleati di Sel con il sindaco che ha chiamato in causa anche le passate gestioni di centrosinistra.
“Le linee programmatiche non sono state rispettate, si criticano le amministrazioni ma anche il sindaco ne ha fatto parte”, ha detto il consigliere Giuseppe Giovedi. “Spesso ci dicono e ci criticano perché la minoranza è ‘morbida’, ma se non vengono ascoltate le proposte che arrivano dall’interno della maggioranza figuriamoci quelle dell’opposizione”, ha commentato Luigi Greco (Scelta Civica) che sulla questione Avis e rilancio del waterfront stabiese ha ribadito che “la Regione ha eliminato il Put, ora mettiamoci al lavoro per quell’area”.
“Non sono d’accordo con le accuse di immobilismo e incapacità amministrativa, mi sembra troppo. Anzi faccio i complimenti alla giunta e alla maggioranza che stanno lavorando con poche risorse e tanti sacrifici. I nostri consulenti lavorano gratis a differenza del passato.
Stiamo lavorando, certo ci sono criticità ma criticare non vuol dire che si deve affossare tutto: i panni sporchi si lavano in famiglia. Non ci sottraiamo al confronto: di quale cambiamento parla Zingone? Sulle denunce di Migliardi invito il presidente del consiglio comunale ad inviare gli atti in Procura per sgombrare il campo”.
Rafcav