Trent’anni fa Napoli perdeva uno dei suoi simboli del Novecento, Eduardo De Filippo. Per ricordarlo ed onorarne la memoria il 23 e 24 ottobre si terrà nell’aula Pessina dell’Ateneo federiciano il convegno internazionale “Eduardo De Filippo e il teatro del mondo”, nato per iniziativa del Forum universale delle culture di Napoli e della Campania,in collaborazione con il Dipartimento Studi Umanistici – Master di II livello in Drammaturgia e Cinematografia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito al convegno internazionale “Eduardo De Filippo e il teatro del mondo” una propria medaglia di rappresentanza.
Organizzatore del convegno è il coordinatore del Master in Drammaturgia e Cinematografia presso l’Università “Federico II”, il pompeiano Pasquale Sabbatino, che aprirà i lavori insieme a Luca De Filippo, al Rettore dell’Università di Napoli Federico II Massimo Marrelli, al Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Arturo De Vivo, all’Assessore alla Cultura del Comune di NapoliNino Daniele.
Seguiranno gli interventi di professori delle Università di Georgetown, Strathclyde, Lugano, Bologna, Cassino, Firenze, Roma, Venezia e Napoli che si alterneranno con attori eduardiani come Mariano Rigillo, registi come Francesco Saponaro, scrittori e giornalisti.
Studiosi e professionisti del mondo teatrale di rilievo internazionale parteciperanno alle due giornate di studio con una pluralità di contributi che mirano, da angolazioni diverse, a mettere in una nuova luce la continuità della lezione eduardiana nella cultura italiana e internazionale. Il convegno si rivolge a tutti coloro che hanno interesse e passione per teatro, e soprattutto si rivolge ai giovani.
Tre i temi principali che si svilupperanno nelle relazioni: il primo è l’opera di Eduardo come teatro del mondo, ovvero come il suo racconto di Napoli sia il racconto dell’uomo del Novecento e dunque linguaggio universale. Il secondo tema è la traduzione linguistica e culturale del teatro di Eduardo, con una disamina degli aspetti teorici e delle traduzioni di Eduardo nelle diverse lingue. Il terzo tema è centrato sul complesso rapporto di rielaborazione della drammaturgia eduardiana nel teatro di oggi e nella narrativa. Quest’ultimo tema ha motivato anche la realizzazione del libro Scrittori per Eduardo, a cura di Patricia Bianchi, edito dalla ESI, Napoli, con il contributo del Forum Universale delle culture. Il volume, di cui si discuterà nella tavola rotonda del 24 alle 16, raccoglie testi narrativi e teatrali inediti, generati da un’ideale dialogo con l’opera di Eduardo, recepita come classico della contemporaneità; scrivono per Eduardo Peppe Barra, MariclaBoggio, Fortunato Calvino, Vincenzo Caputo, Antonella Cilento, Antonella del Giudice, Angela Di Maso, Paolo Di Paolo, Pino Imperatore, Giovanni Maddaloni, Wanda Marasco, Michela Monferrini, Giuseppe Montesano, Silvio Perrella, Arnolfo Petri, Giuseppe Pompameo, Guido Pugliese, Marcello Sabbatino, Edoardo Sant’Elia, Angela Villa, Nando Vitali. Ma il contributo degli autori contemporanei si estende anche alle relazioni: Maurizio De Giovanni, scrittore di grande successo e popolarità, ha infatti immaginato, nella sua relazione-racconto Il commissario Ricciardi sulle tracce di Eduardo.
Nel corso della tavola rotonda del giorno 23 si discuterà di altri due volumi freschi di stampa: il primo è “Gli Scarpetta e i De Filippo: una famiglia di artisti”, a cura di Giuseppina Scognamiglio e Pasquale Sabbatino (ESI, Napoli)) raccolta di saggi sulla famiglia teatrale forse più famosa in Europa; il secondo libro, “Eduardo. Dizionario dei personaggi”, a cura di Patricia Bianchi e Nicola De Blasi (Osanna, Venosa) raccoglie la schedatura di tutti i personaggi eduardiani e la sintesi delle commedie, offrendo per la prima volta un repertorio di consultazione e divulgazione.
“Eduardo e il teatro del mondo” porta a conclusione “Eduardiana”, articolato ciclo di incontri e studi sul drammaturgo e attore napoletano, iniziato dal scorso maggio sotto l’egida del Forum Universale delle Culture e aperto col convegno “Eduardo De Filippo tra testo e scena”.
«È stato un percorso entusiasmante – commenta il curatore del ciclo Pasquale Sabbatino– che in questo capitolo finale ci porterà a ridisegnare la geografia e la storia delle traduzioni di Eduardo nel mondo, dall’Europa all’America, dall’Africa all’Oriente, aprendo in modo pionieristico il capitolo del dialogo tra il grande teatro italiano e le culture del pianeta. Inoltre documenteremo per la prima volta che dalla scrittura teatrale di Eduardo nascono nuove scritture, narrative, poetiche e teatrali. Il bozzetto di Lello Esposito, con le lettere rosse della forza e della passione di Eduardo sovrapposte ai numerosi colori degli altri scrittori, interpreta la dinamica del classico che diventa contemporaneo, della tradizione che vive nel presente, in un gioco di identità e metamorfosi. Infine focalizzeremo l’impegno civile di Eduardo per il recupero e la rieducazione dei ragazzi a rischio. Un impegno che è per noi tutti un’eredità, di cui dobbiamo farci carico, in una società che è cambiata con l’immigrazione dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo».
Un grande appuntamento con la cultura ed il teatro, rivolto a tutti, proprio come l’opera del maestro, la cui arte ha scatenato risate e lacrime, sorrisi e riflessioni, nel racconto della storia e delle contraddizioni di una città, di un mondo, di un universo chiamato Napoli.
Agnese Serrapica