Stento a comprendere i contenuti della confusa replica affidata alla stampa dagli anonimi estensori della nota di “Orgoglio e Dignità“.
Confonderela straordinaria fase di rinascita – sviluppatasi dopo il buio profondo dello scioglimento per infiltrazioni camorriste avvenuta nel 1993 e le decine di arresti di Sindaci, Assessori e consiglieri comunali di quel tempo – con una non meglio definita palude è davvero risibile. Così come tante altre affermazioni.
Mi chiedo infatti cosa c’entri il comunismo in questa discussione o cosa c’entri la sede del Pd che non è mai stata la sede del Pci.
Ancora: il nostro attuale Presidente del Gruppo non è mai stato segretario né dei Ds né del Pd né di nessuna formazione politica dal 1995 ad oggi. Invece, le altre personalità citate – con le quali vi sono state divergenze politiche anche aspre – sono tutte meritevoli della nostra considerazione e, in ogni caso, prive di qualsivoglia ombra morale.
Personalmente non ho dimenticato nulla di quanto affermato nei mesi scorsi; anzi, proprio il riconoscimento – descritto pubblicamente dal Sindaco – di una acutissima inadeguatezza politica ed amministrativa, emersa a partire dalla fine del 2010, ha reso possibile il ritorno di Starita nel Pd e una diversa collocazione della formazione che dirigo.
Il punto è un altro. Il movimento civico “O&D” ha partecipato ad incontri che avevano come finalità l’ingresso del Pd nella maggioranza con la contestuale esclusione di Centro Democratico.
Il Pd – non “O&D” – ha rifiutato quest’impostazione (una sorta di annessione al vecchio quadro politico); il Pd ha solo preso atto della scelta di Starita di tornare nel suo partito di origine (scelta condivisa e caldeggiata dai diversi livelli di direzione politica per le motivazioni profonde indicate dal Sindaco) ed ha assunto, ovviamente, una collocazione istituzionale consequenziale.
Solo chi ha le proprie categorie la vendetta può attribuire ad altri analoghi propositi.
Abbiamo espresso un giudizio politico sul modo di governare e di costruire il consenso del gruppo dirigente dii una formazione politica ritenendolo incompatibile con il nostro. E’ il nostro punto di vista. Oggi, a differenza di alcuni mesi fa, non è quello di “O&D”.
Ne prendiamo atto e siamo lieti di ciò.