Boscoreale: Balzano “cerca casa”

balzano-giuseppe-boscorealeAlla fine è successo. Si è verificato quanto da almeno un mese si andava sussurrando negli ambienti politici di Boscoreale, Gaetano Crifò ha «rotto» in maniera esplicita e definitiva con il sindaco Balzano, con il quale prima delle elezioni aveva stretto un sodalizio che pareva indistruttibile. Anche perché con le preferenze che si era conquistato in campagna elettorale, il consigliere Crifò aveva dato un bell’aiuto alla vittoria di Balzano, sia in prima battuta, quando si trattò di conquistare preferenze per andare al ballottaggio in sicurezza, visto che sulla carta nessuno dei contendenti avrebbe vinto al primo turno, così come poi si è verificato, sia in seconda battuta, allorché si dovette attivare l’intera squadra per avere la meglio su un agguerrito Gennaro Langella.

E per meglio sottolineare la profondità di quella spaccatura Crifò ha persino sfrattato da una sua proprietà il circolo dell’Udc attivato da Balzano almeno da un quinquennio.

crifò
Gaetano Crifò

Ovviamente, «mai dire mai» in politica. Tutto potrebbe rientrare alla prima occasione, una volta superata questa fase di astio politico e ripicca, altrettanto politica. Però, adesso le cose stanno così e Balzano da qui a una settimana dovrà lasciare la vecchia sede e trovarsene una nuova. Di più. Come annunciammo su queste pagine qualche settimana addietro, Crifò ha anche formato un nuovo gruppo con l’ex sindaco Gennaro Langella.

Si chiamerà «DC» che non vuole dire “democrazia cristiana” come molti sarebbero portati a pensare conoscendo l’origine politica dei due consiglieri.«DC», difatti, è solo un insieme di due lettere formato con le iniziali delle parole «Destra» e «Centro», connotazioni politiche di Crifò e Langella. La comunicazione del nuovo soggetto politico doveva essere fatta con grande clamore, stamani, nel corso del Consiglio comunale in cui si sarebbe dovuto approvare il Bilancio annuale.

La legge economica che era rimasta “sospesa” per mancanza del numero legale, nella convocazione passata, invece, nemmeno oggi ha potuto avere l’approvazione perché una modifica di spesa apportata non aveva superato i canonici quindici giorni dal passaggio in giunta e dunque è stato di nuovo rimandato il tutto. Ultima data utile sarà perciò il 27 ottobre. Si fa sempre più pressante, dunque, a meno di un’approvazione in extremis della legge economica, il rischio di uno scioglimento e l’arrivo di un commissario ad acta.

Giuseppina Esposito

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