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Il libro paga di Matachione: ecco come avrebbe assoggettato il settore farmaceutico

matachioneNazario Matachione aveva sul «libro paga» un funzionario della Regione che gli consentiva di ottenere rapidamente i provvedimenti di cui aveva bisogno. Il settore è quello della farmaceutica sul territorio di Napoli e Provincia, il funzionario è Umberto Celentano, pubblico ufficiale dipendente della Regione Campania in servizio presso l’Assessorato alla Sanità. Matachione, imprenditore del settore farmaceutico, e Celentano sono stati arrestati ieri con l’accusa di corruzione. Nei loro confronti i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli Dario Gallo su richiesta del procuratore aggiunto Alfonso D’Avino e dei pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano.

L’inchiesta, corroborata dalle dichiarazioni rese dalla ex moglie di Matachione, Maria Palomba, vede indagati anche: un altro funzionario regionale, N. D. A. di 52 anni, in servizio presso la Direzione Generale per la Tutela della Salute e il coordinamento del Sistema Sanitario Regionale; il figlio di Celentano, Francesco, di 27 anni; A. C. di 56 anni; il Consorzio Farmaceutico «Matachione Group»; sei farmacie tra Napoli, Torre Annunziata e Trecase.
Sotto accusa ci sono varie pratiche tra cui: il decreto di costituzione di società e trasferimento sede per una farmacia di Napoli; il decreto autorizzativo all’esercizio farmaceutico per un altro esercizio commerciale del capoluogo nonostante ci fossero delle irregolarità segnalate dall’Asl; il decreto di trasferimento dei locali di una farmacia; il decreto di riapertura di una farmacia di Torre Annunziata in zona «Rovigliano» a seguito del dissequestro; l’atto di gestione sostitutiva di una farmacia di Napoli in zona «San Giovanni – Barra». Opera di Matachione, secondo l’accusa, anche la pressione esercitata per consentire allo stesso imprenditore e a Celentano di acquistare una farmacia di Trecase.

Atti e documenti che Matachione, comunque, pagava a caro prezzo corrompendo il funzionario tra il dicembre del 2010 e il settembre del 2014. In circa quattro anni, infatti, Matachione avrebbe: pagato crociere per l’intera famiglia di Celentano per un totale di 11.900 euro; assunto il figlio del funzionario in una farmacia di Torre Annunziata; acquistato i società una farmacia di Trecase.

Tante crociere, troppe, tant’è vero che lo stesso figlio di Celentano, durante una conversazione ambientale intercettata preferirebbe in regalo un’automobile. “Forse è meglio se cambi la macchina”, dice Francesco al padre, che risponde: “Il primo imbroglio buono e me la cambio”. E ancora: “Diglielo a Nazario, mi serve una macchina nuova. Comprami la macchina e la crociera te la paghi tu. Per la macchina ci vogliono 20mila euro, per la crociera quanto ci vuole, 10mila euro?”.

Gli inquirenti, negli atti dell’inchiesta, hanno parlato di un vero e proprio «libro paga» allo scopo di ottenere facilitazioni sui provvedimenti di competenza dell’ufficio. In questo modo Matachione sarebbe diventato un vero e proprio punto di riferimento per gli operatori del settore. «Grazie a questo legame – ha precisato la Palomba ai carabinieri nel corso delle indagini – Matachione gestisce un potere enorme nel settore delle farmacie in Campania». Affermazioni poi confermate dagli inquirenti, secondo i quali, l’imprenditore farmaceutico avrebbe asservito la funzione pubblica essendo il vero dominus dell’ufficio regionale diretto da Celentano. Era Matachione a decidere, in maniera sistematica se e con quali tempi una pratica doveva essere istruita. Ma il libro di Matachione apparirebbe essere molto più ampio di così: in quelle pagine comparirebbero pubblici ufficiali di ogni tipo, dalla guardia di finanza alla polizia di stato, ai carabinieri.

FraFree

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