L’ipotesi di prevedere una tale iniziativa è stata chiesta dalla delegazione di aderenti alla federazione italiana tabaccai nel corso di una iniziativa promossa per chiedere un maggiore controllo sul territorio in merito al fenomeno della vendita illegale di tabacchi lavorati esteri: “Un’attività – afferma Quirino – che già rientra nelle priorità dell’amministrazione in termini di sicurezza e legalità.
Non a caso, come abbiamo ribadito ai nostri interlocutori nel corso dell’incontro, tra luglio e settembre sono già stati effettuati due sequestri di sigarette di contrabbando. Certo, ove necessario siamo pronti a intensificare i controlli, che del resto si inseriscono nell’ampio filone già predisposto legato alle frodi commerciali e alla vendita illegale sull’intero territorio cittadino”.
Un aspetto da non sottovalutare, come ha sottolineato Francesco Marigliano, è quello legato agli effetti negativi che l’uso di prodotti esteri può provocare sulla salute dei consumatori: “Oggi – hanno spiegato i rappresentanti della federazione italiana tabaccai – non siamo di fronte più a partite di ‘bionde’ che arrivano dai paesi che producono anche le sigarette tradizionali. Gli ultimi sequestri ci dicono che questi prodotti vengono realizzati nei paesi dell’Est e talvolta anche in Africa. Con inevitabili rischi per chi fuma questo tipo di sigarette”.
Sempre i rappresentanti provinciali della federazione italiana tabaccai hanno poi ricordato che in altre città, come a Pomigliano d’Arco, il sindaco ha proceduto a firmare un’ordinanza con la quale si prevedono sanzioni talvolta elevate (si arriva anche ad ammende vicine ai diecimila euro) per chi acquista sigarette di contrabbando. Sulla scorta di tutto questo, anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello è pronta a valutare la possibilità di emettere analogo provvedimento, sulla stregua degli approfondimenti sugli aspetti normativi affidati al comandante della polizia municipale Visone: “Siamo attenti a combattere ogni abuso di natura commerciale – afferma il primo cittadino – e la dimostrazione sta nelle tante attività svolte dagli uomini del comando.
È ovvio che questo fenomeno, oggi forse meno visibile di altri ma comunque ancora presente, come testimoniano i sequestri messi a segno dai vigili urbani, rientra a pieno titolo in quelli che vanno combattuti per tutelare la salute dei cittadini e al contempo quella dei commercianti che pagano regolarmente i tributi dovuti per essere in regola”.