Il Napoli si presenta a Berna per la terza giornata del calendario in Europa League. Dopo le vittorie con Sparta Praga e Slovan Bratislava, la squadra di Rafa Benitez si presenta in terra svizzera con la speranza di fare un balzo verso i sedicesimi di finale. In questo periodo si è capolista con sei punti dietro agli svizzeri che sono fermi a quota tre e in vantaggio sullo Sparta Praga solo per differenza reti.
Si schiera con un ampio turn over soprattutto in virtù del pareggio di domenica sera a Milano contro l’Inter e della sfida in programma nel posticipo di domenica alle ore 18 contro il Verona. Nella prima frazione di gioco le uniche emozioni le regalano le accelerazioni del folletto belga Mertens, male soprattutto Michu alle spalle del colombiano Zapata. Nella mediana Inler imposta il gioco cercando soprattutto la verticalizzazione mentre il suo compagno di reparto non è in condizione fisica e la sua prestazione è di sotto la mediocrità. Sul versante destro l’olandese De Guzman non ha il passo dell’esterno alto e tende più volte ad accentrarsi, sull’out di sinistra Ghoulam manca in personalità, non affonda con decisione e sui cross sono facilmente preda del pipelet avversario.
La prima frazione si chiude con il pareggio a reti inviolate, ma denota una scarsa personalità e soprattutto poca aggressività. Il tecnico spagnolo Benitez non mischia le carte nella ripresa e la squadra sembra essere paga del risultato, mentre gli avversari svizzeri sembrano man mano che trascorre
il tempo acquisire personalità e aggressività. La fascia di sinistra non è ben presieduta e da un cross nasce il goal svizzero, anche in quest’occasione lascia tanto a desiderare la marcatura nella zona centrale di difesa. Manca spirito d’iniziativa, la manovra è lenta e soprattutto prevedibile e gli innesti di Hamsik, Callejon e Higuain non danno il giusto contributo. Sul finale di gara subisce anche la seconda rete in perfetto contropiede e il trittico delle sfide si apre con una sconfitta sonora.
Nando Zanga