Il Gazzettino vesuviano | IGV

Tifoso ucciso prima della partita, nessuna donazione per l’associazione Ciro Esposito

ciro espositoZero donazioni all’associazione Ciro Esposito: nata in memoria del giovanissimo tifoso partenopeo ucciso a Roma nel pre-partita della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina in circostanze ancora in parte da chiarire, la famiglia attende che sia fatta piena luce sull’accaduto. Il movimento non avrebbe ricevuto alcun “obolo” ne aiuto da parte di chicchesia. All’indomani della tragica dipartita di Ciro non si contavano le manifestazioni di solidarietà, le conferenze a tema e i meeting di sensibilizzazione sul delicatissimo tema della violenza troppo spesso legata a manifestazioni calcistiche.

Oggi , come sempre accade, spenti i riflettori la gente inizia a dimenticare, a lasciarsi alle spalle il dramma di chi ha perso la vita in circostanze indegne di una società civile.

Non bastano gli striscioni allo stadio e i cori per mostrare concretamente la voglia di cambiamento di tifosi e sedicenti tali, non bastano le passerelle di Luigi De Magistris inutili e ripetitive per testimoniare l’indignazione di un popolo d’amore come quello partenopeo.

Napoli è oggi chiamata ad offrire grande prova di orgoglio e civiltà agli occhi del mondo così come ineccepibile è apparsa da subito la reazione della famiglia Esposito e in particolare modo della mamma di Ciro.

Una donna, una madre che ha saputo sedare gli animi accesi dall’odio con parole di giustizia e pace commuovendo tutti con il proprio contenuto dolore.

Basta con le farse, con lo strapotere dei massoni che dividono la città in ricchi e poveri abbandonando le zone più emarginate del territorio a se stesse. Soprattutto basta con le cronache delle tragedie annunciate, con la scoperta “dell’acqua calda” : solo oggi le istituzioni sembrano accorgersi dei ghetti in cui da sempre vive una buona parte di Napoli, del regresso sociale che impedisce ai giovani figli di questa terra bella e dannata di crescere nella legalità. Nel rispetto di chi non è più occorre agire a tutela degli onesti contribuenti bandendo chi al contrario si fa beffa della povera gente considerandola inutile zavorra non che ostacolo alle proprie mire espansionistiche.

Alfonso Maria Liguori

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