Oggi , come sempre accade, spenti i riflettori la gente inizia a dimenticare, a lasciarsi alle spalle il dramma di chi ha perso la vita in circostanze indegne di una società civile.
Non bastano gli striscioni allo stadio e i cori per mostrare concretamente la voglia di cambiamento di tifosi e sedicenti tali, non bastano le passerelle di Luigi De Magistris inutili e ripetitive per testimoniare l’indignazione di un popolo d’amore come quello partenopeo.
Napoli è oggi chiamata ad offrire grande prova di orgoglio e civiltà agli occhi del mondo così come ineccepibile è apparsa da subito la reazione della famiglia Esposito e in particolare modo della mamma di Ciro.
Una donna, una madre che ha saputo sedare gli animi accesi dall’odio con parole di giustizia e pace commuovendo tutti con il proprio contenuto dolore.
Basta con le farse, con lo strapotere dei massoni che dividono la città in ricchi e poveri abbandonando le zone più emarginate del territorio a se stesse. Soprattutto basta con le cronache delle tragedie annunciate, con la scoperta “dell’acqua calda” : solo oggi le istituzioni sembrano accorgersi dei ghetti in cui da sempre vive una buona parte di Napoli, del regresso sociale che impedisce ai giovani figli di questa terra bella e dannata di crescere nella legalità. Nel rispetto di chi non è più occorre agire a tutela degli onesti contribuenti bandendo chi al contrario si fa beffa della povera gente considerandola inutile zavorra non che ostacolo alle proprie mire espansionistiche.
Alfonso Maria Liguori