Casalesi in Sardegna, indagato l’on. Passariello: “Pronto a chiarire la mia posizione”

passarielloIl consigliere regionale della Campania Luciano Passariello risulta tra i 17 indagati nell’inchiesta della Dda di Cagliari sul riciclaggio in Sardegna del denaro dei Casalesi.

Passariello avrebbe contattato la società sarda “Tu.ri.cost”, poi rilevata dai clan, per farne parte dopo che uno dei soci isolani aveva deciso di uscire dal sodalizio. Passariello avrebbe pagato una prima tranche per l’ingresso, decidendo poi di non completare l’operazione.

Secondo le indagini della Guardia di Finanza, il giro di denaro per l’uscita dei quattro soci ammonta a 400 mila euro in contanti, di cui 130 mila a Passariello e 270 mila complessivi agli altri tre. In totale l’operazione di subentro dei Casalesi nella Tu.ri.cost è costata un milione e 30 mila euro, contro un investimento iniziale di 600 mila euro.

Il consigliere regionale campano Luciano Passariello (Fdi-An) commenta così le notizie sulla sua iscrizione nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Cagliari sul riciclaggio in Sardegna del denaro dei Casalesi: «Nessun atto mi è stato notificato. Sono stato ascoltato nel 2010 dalla Procura di Cagliari in qualità di persona informata sui fatti quando mi era stato proposto un affare immobiliare su un terreno con licenza edilizia per la costruzione di un villaggio turistico. Una volta venuto a conoscenza dei soci che sarebbero dovuti intervenire, chiesi al notaio responsabile dell’operazione di riavere la caparra versata: il tutto effettuato con bonifici, quindi tracciabili.

Non ho partecipato all’atto notarile di vendita – ha poi concluso – e quindi come avrei potuto sapere a chi andavano le quote? Detto ciò, sono e resto disponibile a chiarire totalmente la mia posizione alla magistratura al fine di fare la massima chiarezza sulla vicenda. Mi riservo di citare per danni gli organi di informazione che non dovessero riportare con esattezza la mia versione».

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