Il tecnico del Napoli, Rafa Benitez parla in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro l’Hellas Verona che si terrà domenica pomeriggio al San Paolo alle 18:00, ecco quanto evidenziato:
SITUAZIONE CRITICA: “Dopo tre partite di fila vinte, un pareggio a Milano, due gare di Europa League vinte e solo una persa su di un campo sintetico, io non parlerei di strada in salita o di situazione critica”.
MENTALITA’ VINCENTE: “Siamo in quattro competizioni e possiamo fare bene in tutte e quattro le competizioni, se recupera la mentalità vincente come il secondo tempo di Milano, possiamo allora vincere ancora in qualche competizione, questa squadra ha qualità”.
LA SERENITA’: “Noi siamo professionisti, io sono il tecnico che ha fatto più gare in Europa, non nuotiamo per morire alla spiaggia, faccio il turnover per arrivare alla fine ed alzare il trofeo, ho vinto due Europa League e gestisco la mia rosa che è di qualità per arrivare fino alla fine della competizione, il problema è che quando subiamo il gol ci manca la serenità e tranquillità per recuperare la partita, dobbiamo migliorare su questo, credo che i tifosi non hanno dubbi sul mio attaccamento alla squadra e alla città di Napoli, ciò che è successo al ritorno di Berna non è bello, e questa squadra non lo merita”.
LE PROSSIME TRE PARTITE: “Verona, Atalanta e Roma, vorranno fare bene, ma sono tre gare fondamentali per noi, dobbiamo analizzare tutto, mancano rispetto allo scorso anno quei giocatori che lo scorso anno hanno fatto la differenza, ma ora abbiamo Josè Callejon, che per me è il giocatore più forte degli ultimi venti anni spagnolo e la prossima gara temo che sarà convocato”.
LA ROSA: “La nostra rosa è buona, anche le altre hanno i loro difetti e non sono migliori della nostra, non abbiamo il livello dello scorso anno, perché ancora non abbiamo superato mentalmente ciò che è successo ad inizio anno, dobbiamo vincere tre partite e recuperare la fiducia in noi stessi, ma i tifosi devono essere con noi spalla a spalla, perché insieme si vince”.
IL PROGETTO: “Io voglio andare avanti e stare a lungo, per creare un progetto vincente, nel tempo, dobbiamo partire dalle strutture, stadio, e la rosa, lavoriamo per migliorare la società sportiva calcio Napoli e ne parlo tutti i giorni con il Presidente De Laurentiis”.
LA GARA DI MILANO: “Non mi è piaciuto il primo tempo, poi mi è piaciuta la reazione nel secondo tempo, ma dobbiamo lavorare per non avere certe disattenzioni, quando subiamo il gol non dobbiamo andare in stand-by, come accaduto anche contro lo Young Boys, noi dobbiamo essere più forti”.
IL FUTURO: “Ribadisco l’idea che ha Rafa Benitez di far crescere il Napoli nelle strutture e nella rosa, per tanto tempo, ma se Rafa lo fa e poi va via, sono cose che rimangono alla società e serviranno per il futuro, lavoriamo per la società, e lavoro assieme alla società, per aiutare a rendere la vita dei calciatori più gradevole, ma qualunque lavoro faremo, lo faremo non per Rafa Benitez ma per la società, adesso io voglio preparare la base, poi si vedrà”.
SU HAMSIK E HIGUAIN: “Lavoriamo con loro per fargli fare gol, perché gli attaccanti devono fare gol, loro lo sanno e lavorano per quello”. “Oltre ad alcuni giocatori tornati dal mondiale non sono a livello dello scorso anno, Michu e De Guzman ancora non si sono adattati, e quelli che ci hanno trascinato lo scorso anno facendo la differenza, ancora non sono in condizione, sono i vecchi che devono aiutare i nuovi, sono Hamsik, Higuain, Albiol, Mertens a fare la differenza per aiutare i nuovi e non Koulibaly o Michu o De Guzman, i nuovi devono dare la mano, ma i vecchi devono fare la differenza”.
RAFAEL NIENTE TURN-OVER: “Credo che il portiere è un ruolo particolare, quindi Rafael deve acquisire sicurezza, e per integrarsi deve giocare quanto più partire e possibile”.
Dal nostro inviato da Castel Volturno: Cosimo Silva