Appello dei sindaci a Caldoro: “subito il referendum per l’abolizione del consorzio di bonifica del Sarno”

stefano caldoroStamane si è svolta presso la sala consiliare di palazzo Farnese l’incontro fortemente voluto dal Sindaco della città di Castellammare di Stabia, Nicola Cuomo al fine di elaborare un documento condiviso da trasmettere al presidente della giunta della regione Campania, Stefano Caldoro affinché sia espletato senza indugio il referendum popolare abrogativo per la soppressione del consorzio di bonifica del Sarno.

Erano presenti i sindaci ed i legali rappresentanti dei comuni di Baronissi, Cava de’ Tirreni, Fisciano, Lettere, Pagani, Pompei, San Giuseppe Vesuviano, San Marzano sul Sarno, Sant’Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Scafati, Solofra e Torre Annunziata nonché il presidente della IV commissione consiliare Carmine Raimo, il Vice Presidente Umberto Pane ed il componente, Rosanna Esposito che, con i consiglieri Eutalia Esposito, Marica Sabatino, Tina Somma ed Anna Verdoliva, hanno profuso grande impegno per la realizzazione dell’iniziativa. Maggioranza e opposizione uniti per perseguire un obiettivo importante per i cittadini.
“I miei colleghi hanno accolto con grande entusiasmo l’invito – ha dichiarato il sindaco Nicola Cuomo – ed hanno molto apprezzato che il comune di Castellammare si sia fatto promotore dell’iniziativa. Il problema è estremamente attuale, “sentito” e “subito” da anni.

Molto duri gli interventi dei convenuti. Ciascuno dei presenti si è fatto portavoce delle specificità del proprio territorio evidenziando che il consorzio non realizza da decenni gli interventi di competenza finalizzati alla sicurezza idraulica, alla tutela ambientale del territorio e alla eliminazione del rischio idrogeologico (manutenzione dei canali…..) finendo, in alcuni casi, paradossalmente, per intralciare e ostacolare l’azione amministrativa.

Il sindaco Nicola Cuomo sottolinea che i presenti hanno dichiarato: “I cittadini sono chiamati, ingiustamente a pagare un tributo a fronte di prestazioni e servizi inesistenti. Nella maggioranza dei casi essi rinunciano ad intentare una causa perché il “balzello” è comunque inferiore alle spese che dovrebbero sostenere per agire in giudizio.

Il consorzio nato nel lontano 1952 si è trasformato, nel tempo, in un obsoleto carrozzone clientelare. Dalla sua esistenza non scaturisce per i nostri comuni alcun beneficio. E’ ormai chiaro che le somme introitate sono destinate esclusivamente al finanziamento della sua struttura burocratica. Nel corso di oltre un ventennio di commissariamento si sono accumulati debiti per milioni di euro.

Pochi anni or sono abbiamo assistito all’assunzione scellerata di oltre 100 dipendenti che hanno contribuito a far lievitare le spese che finiscono, inevitabilmente, per gravare sui cittadini dei nostri comuni, hanno dichiarato in maniera unanime i sindaci presenti. Non si realizzano interventi manutentivi, mancano le attrezzature fondamentali ma il consorzio si dota di un cospicuo parco auto per realizzare fantomatici sopralluoghi.

E’ necessario fare fronte comune per tutelare le nostre comunità, hanno affermato con forza i presenti, concordi nel ritenere non più tollerabile che i cittadini siano chiamati a pagare un tributo a fronte di servizi e prestazioni inesistenti. Il consorzio è un ente inutile e in quanto tale va soppresso senza indugio.

Al termine di una serena e articolata discussione si è stabilito di trasmettere al presidente della giunta regionale, on.Stefano Caldoro, una nota a firma congiunta affinché dia disposizioni agli uffici regionali competenti per espletare, quanto prima, il referendum abrogativo per la soppressione del consorzio di bonifica del Sarno.

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