Il Tar, sul ricorso presentato da Luigi de Magistris, ha deciso di inviare gli atti alla Consulta per non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale degli articoli 10 e 11 del decreto legislativo 235 e ha sospeso l’efficacia del provvedimento fino alla Camera di Consiglio successiva alla decisione della Consulta. La prima sezione del Tar della Campania, presidente Cesare Mastrocola, era stata sollecitata ad esprimersi sul ricorso presentato da Luigi de Magistris contro il provvedimento del prefetto di Napoli che lo scorso primo ottobre lo aveva sospeso dalla carica di sindaco del capoluogo partenopeo in base alla Legge Severino.
Applausi e grida di gioia dall’ufficio di Luigi de Magistris, a Palazzo San Giacomo, reintegrato nelle funzioni di sindaco di Napoli dai giudici del Tribunale amministrativo regionale. La sentenza era attesa da una settimana. Una settimana lunga quella di de Magistris che, nonostante il rinvio dei giudici, ha continuato a fare il sindaco ‘di strada’ come si è definito dopo il provvedimento di sospensione.
“Sono emozionato. Era un provvedimento molto atteso”. Queste le prime parole di Luigi de Magistris appena saputa la notizia del reintegro. Ad accoglierlo in sala Giunta un lungo e caloroso applauso.
”Continuero’ a fare il sindaco di strada”. Questo l’impegno di de Magistris dopo la sentenza del Tar. ”In questo mese – ha detto – sono stato quasi esclusivamente per strada e questo mi ha molto rigenerato e rappresenterà una svolta nel mio modo di fare il sindaco nei prossimi mesi. Meglio stare tra la gente che a palazzo”.
”Questa è una città che non si piega e la mia è una vicenda surreale” ha detto de Magistris commentando, nel corso di una conferenza stampa, la decisione del Tar. ”Ho subito troppe ingiustizie da uomo delle istituzioni – ha sottolineato – una delle piu’ grandi dal Csm presieduto dal Capo dello Stato”.
”Credo che sia necessario che si riapra il dibattito sulla legge Severino” ha anche detto De Magistris. Il provvedimento del Prefetto era stato emesso a seguito dell’applicazione della legge Severino dopo la condanna in primo grado di De Magistris per l’inchiesta ‘Why not’. Rispetto al provvedimento emesso oggi dal Tar Campania, De Magistris ha sottolineato che era una decisione ”molto attesa. Dalle istituzioni – ha sottolineato il sindaco – mi viene riconosciuto il diritto costituzionale di poter continuare a fare il sindaco, incarico che mi era stato conferito dai miei cittadini nel 2011 e che vorrei portare a termine fino al 2016”. Un reintegro che, ha sottolineato l’ex pm, ”in parte lenisce la ferita che le istituzioni mi avevano inferto. Nonostante tutto – ha aggiunto – resto un uomo delle istituzioni, sebbene in pochi dalle istituzioni in questi giorni si siano fatti sentire”.