Un carrozzino contenente una tutina e un cappello rubato da tre rom minorenni, le grida di alcuni residenti che chiamano i carabinieri, la psicosi contro i “rapitori di bambini” ed ecco che gli elementi per scatenare il panico ci sono tutti. E’ accaduto nei giorni scorsi in via Nuova San Leone, dove 3 ragazzi di nazionalità serba di 16 e 17 anni, provenienti da un campo rom di Napoli, sono stati denunciati dalle forze dell’ordine per tentato furto. L’operazione è stata effettuata dai carabinieri del nucleo operativo stabiese, agli ordini del capitano Gianpaolo Greco e del tenente Carlo Santarpia. Intervenuti sul posto, i militari hanno sorpreso in flagranza di reato i 3 minorenni mentre trasportavano a mano il carrozzino, lasciato incustodito da una coppia del posto al piano terra di un edificio.
Subito sono scattate le indagini. I tre minorenni sono stati portati nella locale caserma per accertamenti, ma sono stati poi rilasciati dopo la denuncia a piede libero inoltrata alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Secondo le forze dell’ordine, al momento non ci sarebbe nessun allarme, in quanto non sussistono elementi perché si possa pensare all’intenzione di un rapimento a scopo di estorsione. Nemmeno altre ipotesi vengono avanzate dagli investigatori, i quali temono che dopo quest’episodio si possa diffondere una vera e propria psicosi, per ora del tutto ingiustificata, da rapimento di bambini. E in effetti la notizia si è subito diffusa a macchia di leopardo nella città dei Lattari. Fino a tarda sera, la legenda dei tre rom che volevano rubare un bambino è stato l’unico argomento affrontato nei bar e nei principali luoghi di ritrovo gragnanesi. Anche su facebook è scattato l’allarme, con diverse mamme che chiedevano di sapere cosa fosse realmente accaduto in via Nuova San Leone.
“E’ vero che hanno tentato di rubare un bambino?”, scrive una signora sui social forum. “Per favore, non scherziamo – scrive invece Mena –. Io ho tre bambini e muoio dalla paura. Vi prego, ditemi se è uno scherzo o ci dobbiamo preoccupare”. Le versioni sono più o meno simili l’una con l’altra. Al momento, però, mancano i riscontri e le denunce finiscono in un buco nell’acqua. Quindi? Si tratta di una semplice voce di paese, alimentata magari dai social network? Di una paura infondata,diffusasi tra i genitori sempre più preoccupati? Sembrerebbe proprio di sì, anche sei gli inquirenti intendono andare fino in fondo e di acquisire ulteriori elementi nelle prossime ore. Il carrozzino intanto è stato recuperato e consegnato ai legittimi proprietari che, alle forze dell’ordine, avrebbero riferito di averlo lasciato come sempre al piano terra del palazzo, prima di salire nel loro appartamento con l’ascensore.
