Uliano modifica nuovamente la “giunta delle meraviglie” presentato poco più di tre mesi fa alla città di Pompei. Un nuovo membro entra nella squadra di governo, un nuovo assessore, non pompeiano, tanto per restare coerenti a quanto annunciato in campagna elettorale, va a sostituire proprio uno degli esponenti nostrani in giunta. In tre mesi tre giunte differenti e nel contempo tutto un girare di deleghe. Un inizio quantomeno “agitato” che di certo non depone favorevolmente a fronte del lavoro amministrativo che dovrebbe essere seriamente affrontato.
“Agitato sarebbe già una cosa positiva”. Queste il primo commento del consigliere Franco Gallo, candidato sindaco e capogruppo Pd nel civico consesso pompeiano, intervenuto su quest’ultimo colpo a sorpresa del sindaco Uliano.
«Il problema – ha aggiunto Gallo – è che l’amministrazione in carica continua a mostrare una scarsa propensione ad avere un’idea chiara della città e di quello che concretamente vuole fare per essa. Del resto proprio questa mancanza di contatto con le reali esigenze della città ha rappresentato, sin dalla campagna elettorale, il punto debole di questa coalizione ed in particolare del neosindaco». Caustico poi sulle deleghe assegnate, rimodulate e riassegnate: «La delega ha un suo significato quando c’è un ufficio, in dipartimento al quale l’assessore fa riferimento e comunque alla struttura interna di un ente. Tante deleghe che il sindaco ha concesso in realtà sono prive di un apparato esecutivo e questo fa subito intuire la pochezza di questa amministrazione che la poca intenzionalità verso la soluzione di problemi o comunque della riflessione sulle tematiche da affrontare.
Questo “valzer” di uomini in giunta, denotano ulteriormente questa scarsa idea che il sindaco ha della città di Pompei. Obiettivamente, una squadra di assessori se non chiara l’idea di cosa si vuol fare in questa città diventa solo un esecutivo che gira e a conferma di quanto affermo bisogna rilevare quanto fatto fino ad oggi, pari a zero. Questo non ci meraviglia: avevamo avuto già in campagna elettorale il sentore di un’amministrazione fondamentalmente debole, senza respiro. Oggi apprendiamo la notizia di un nuovo assessore, estraneo ancora una volta al nostro territorio. Resto convinto che la riuscita di un lavoro di giunta nasce anche dall’impegno di persone che vivono, conoscono e sono radicate nella nostra città. Dal canto mio – continua il consigliere Gallo – non sono per definizione contrario alla presenza di grosse personalità nell’esecutivo, assessori che possano incidere sul nostro territorio: avrei immaginato, ad esempio, un assessore al Turismo di grande profilo, che anche dall’esterno venga a rivoluzionare le politiche del turismo.
Noi oggi paghiamo il prezzo di non essere riusciti a mostrare in anticipo, all’elettorato, quanto oggi si sta concretizzando, ma, comunque, restiamo attenti a tutto ciò che accade nella casa comunale. Siamo al quinto consiglio comunale e abbiamo sempre esposto motivazioni di natura giuridica rispetto a questo andamento amministrativo, lavoro che continueremo a fare perché riteniamo e ribadiamo di essere alternativi a questa amministrazione.
Lavoreremo in questa direzione anche quando usciranno fuori i grandi problemi che caratterizzeranno questo “inverno pompeiano”: la Cartiera, la Casa Borrelli, il cimitero». Proprio sull’interpellanza consiliare presentata dalle opposizioni relativa a la Cartiera, Gallo ha ancora “bacchettato” Uliano.
«Non può bastare la risposta che il sindaco dà in merito: “ho preso l’incartamento e mandato in Procura”. Questo non è modo di fare amministrazione. Non è possibile delegare ad organismi, certamente di alto profilo, che entrano nei meriti strettamente giuridici di una vicenda, ma fare politica significa altro. Un sindaco deve trovare anche risposte intermedie. Questo modo di impacchettare tutto e lasciare che sia studiato per vie giudiziarie lo trovo politicamente scorretto. La politica deve avere l’obiettivo della risoluzione del problema anche con modi extragiuridici laddove si ravvisano queste necessità».
In merito all’interpellanza proprio relativa a la Cartiera la risposta dell’amministrazione è giunta oltre il termine dei trenta giorni. «Oltre ad essere fuori termini, quanto, appunto risposto non ci ha per nulla convinto. Noi chiediamo di fare luce su pochi ma fondamentali aspetti. Uno di questi è la gestione della tassa sui rifiuti per il centro commerciale, se viene pagata dai singoli commercianti o dalla società che gestisce l’intera galleria. Altro punto era quello del parcheggio, gratuitamente concesso, mentre noi abbiamo sempre pensato di ricavare un introito da quella superficie da reinvestirle in parcheggi interni alla nostra città. Le relazioni dei due tecnici ci sono arrivate, ma non è questo che chiedevamo. Il nostro intento non era quello di mettere in discussione quanto fatto dalla passata amministrazione, da consiglieri ancora presenti nel consiglio comunale e che hanno partecipato alla realizzazione di quella struttura. Le nostre richieste erano semplici e tranquille, nella ricerca di un confronto per cercare soluzioni condivise, ma la risposta che ci è stata data ci lascia molto perplessi.
In ogni caso continueremo ad essere osservatori attenti perché i cittadini di Pompei ci chiedono questo e non solo i nostri elettori».
Sul rinnovamento tanto annunciato dalla coalizione guidata dall’attuale sindaco mariano, il consigliere Gallo non ha dubbi: «Il rinnovamento nella casa comunale c’è stato in senso negativo: non ricordo a mente un esempio così allegro e irresponsabile di fronte ai problemi veri della città. Io credo che di fronte alle prime grandi responsabilità si scioglieranno come neve al sole perché è ben visibile l’incapacità della gestione amministrativa».
Tanti, però, sono i propositi che vengono anticipati e pubblicizzati tra essi la questione del cimitero e i nuovi parcheggi a pagamento in città.
«Ho letto che il sindaco “caccerà” la società che gestisce il cimitero. Ma mi rendo conto che non è così semplice né così scontata. Le clausole rescissorie vengono apposte nei contratti e può capitare che vangano utilizzate, ma a che prezzo? Non conosco la posizione dell’amministrazione sulla Casa di riposo Borrelli, non conosco la posizione che vorranno prendere nei confronti dei lavoratori della nuova ditta della raccolta dei rifiuti urbani in relazione a pagamenti di tfr, passaggi di cantiere, in relazione ai crediti avanzati dalla precedente ditta. Tutte del resto procedure anomale caratterizzate da tanta allegria nella gestione anche di queste tematiche. I parcheggi con la nuova società? Abbiamo un contratto ratificato ma fermo. Il che significa una ulteriore perdita di introiti. Bisogna parlare in modo chiaro ai cittadini, senza proclami e con più fatti. Credo che il problema vero sia quello di avere la capacità di affrontare le varie questioni senza continuare a raccontare bugie alle persone o, cosa ancora più grave, agli imprenditori. Quello che mi fa sorridere oggi e che erano con la compagine che accompagnava in campagna elettorale l’attuale sindaco Uliano, tanti imprenditori, creditori nei confronti del comune di Pompei. Forse nella speranza che con questo sindaco i tanti debiti fuori bilancio venissero pagati velocemente. Per fortuna così non è stato poiché i debiti sono tanti ed esiste un cronologico anche di pagamento».
Tra i tanti argomenti che nel corso dell’intervista con Gallo sono stati affrontati, non poteva mancare la polemica del momento e cioè quella dei mancati allestimenti per il prossimo Natale.
«Credo che ad un’Ente pubblico – ha affermato Gallo – spetti il compito di creare sviluppo e noi questa cosa l’abbiamo molto sostenuta in campagna elettorale. La gente non va assistita, va promossa. Il gesto annunciato dal sindaco è sicuramente bello, ma la carità è silenziosa e tocca l’intimo delle persone ma non viene manifestata. A Pompei del resto abbiamo l’esempio di Bartolo Longo. Dobbiamo imparare ad avere atteggiamenti complessivamente sobri, e coinvolgere l’intera cittadinanza, ma Pompei è una città che accoglie e non può farsi trovare spoglia in occasione di periodi dell’anno tanto sentiti da tutta la comunità e dai tanti visitatori che accoglieremo. Credo che a fronte delle valide tematiche poste al centro di questo discorso, anche i commercianti siano addirittura disposti ad autotassarsi, ma la città deve farsi trovare pronta. A mio parere, quindi, la cosa dei mancati allestimenti l’ho vista solo come uno spot pubblicitario». Il discorso si è poi soffermato anche sulla sentita messa in sicurezza di via Ripuaria, tristemente salita agli onori della cronaca lo scorso anno. Anche su questa problematica Gallo non ha mancato di dare la sua lettura di quanto sta accadendo.
«I tanto annunciati lavori di via Ripuaria sono attualmente a zero e nonostante il finanziamento già ricevuto sembra proprio che si provi a non parlarne più, nonostante che a mio parere sia questo progetto un vero dovere per le tragedie che la nostra città ha vissuto. Credo che invece si stia aspettando che la strada rientri nel grande calderone del Grande Progetto Sarno, in questo modo i finanziamenti già ricevuti potranno essere impiegati in altro modo e risucchiati nei troppi problemi che l’amministrazione sa di dover affrontare prima o poi».
Infine, l’ultimo argomento affrontato è stato quello relativo al Partito Democratico e alle polemiche politiche scaturite in occasione delle elezioni della Città Metropolitana. «L’indecisione non c’è» ha subito affermato Gallo. «Per quanto riguarda la nostra compagine noi siamo persone che abbiamo lavorato e abbiamo dato il nostro contributo al partito da sempre. Nel nostro gruppo annoveriamo componenti dell’assemblea provinciale alle quali del resto siamo stati sempre presenti. Ora sul Pd hanno voluto creare qualche ombra, ma noi abbiamo sempre inteso il partito come un luogo di confronto. Ho appreso qualche giorno fa che Uliano è iscritto al Pd, ma con qualche confusione, in questo caso ben evidente. Con la sezione pompeiana commissariata il nostro sindaco detiene una tessera rilasciata da Portici. Siamo pronti a questo punto ad accoglierlo nelle fila dell’opposizione, ma penso che in questo caso potrebbe esserci qualche “indecisione”.
Il problema è poi sentire il partito. Molta gente ha usato il Pd in maniera strumentale. Devo aggiungere che con il sindaco non ci siamo mai incontrati in sede di partito e io sono iscritto da trent’anni. Non mi è mai capitato di vederlo nella nostra sede. Del resto Uliano ha fatto le primarie con Fratelli d’Italia. L’unica verità sulla questione Partito Democratico e che noi vogliamo bene a questo partito e proprio per questo siamo pronti a confrontarci con tutti, ma in questa città mancano i luoghi della formazione politica».
Pasquale Cirillo