Inserire nello Statuto comunale “l’acqua è un bene comune universale” dando attuazione alla precedente delibera n. 13 del 29 novembre 2011 del Consiglio comunale. Si tratta di uno dei punti contenuti nell’odine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale riunitosi questa mattina nell’aula di via Campitelli. L’assemblea cittadina con l’approvazione dell’odg impegna il sindaco e la giunta a mettere in atto ogni idonea iniziativa per affermare il principio dell’acqua come bene comune.
Nel provvedimento appena varato si chiede anche di aderire alla ‘Carta dell’Acqua degli Enti locali e dei cittadini’ e aderire alla ‘Rete dei Sindaci’ partecipando al prossimo incontro convocato il 5 novembre a Castellammare di Stabia. L’odg ha evidenziato che l’agitazione prodotta in questi giorni dalla vicenda delle bollette per le partite pregresse Gori induce a porsi degli interrogativi sulla gestione dell’acqua.
A tal proposito il Consiglio col voto di questa mattina impegna la Giunta anche a partecipare al ricorso al Consiglio di Stato o aderire ‘ad adiuvandum’ al ricorso già proposto dal comune di Roccapiemonte. Ma non solo. Si chiede anche di far partecipare ai tavoli tecnici rappresentanti dei cittadini ‘qualificati’, ad esempio coloro che hanno firmato i ricorsi al Tar contro la Gori; inoltre viene chiesta l’adozione di una delibera ‘antidistacco’ per difendere il diritto all’acqua e tutelare la salute pubblica come già fatto da altri comuni.
Infine si chiede anche alla reintroduzione di punti d’acqua nei luoghi pubblici per contrastare il consumo in bottiglia considerato deleterio per l’ambiente.