Pompei celebra con tutti gli onori l’anniversario del IV Novembre, la Commemorazione dei Caduti della Grande Guerra, la Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale.
Programma ricco ed articolato per l’evento curato dall’Assessore alla Cultura, ai Rapporti Istituzionali ed al Cerimoniale del Comune di Pompei Pietro Orsineri, egli stesso militare.
Previsto per le ore 9.30 il raduno delle Autorità, delle Associazioni Combattistiche, dei cittadini e delle scolaresche nel piazzale dell’Istituto “Bartolo Longo” di Via Sacra.
Invitati alla manifestazione i Dirigenti Scolastici e gli alunni di tutte le Scuole della città di Pompei, cui saranno distribuite bandierine tricolori.
Una Santa Messa in suffragio dei Caduti di tutte le guerre sarà celebrata alle ore 9.45. Al termine della cerimonia religiosa, sarà reso omaggio alla Lapide dei Fratelli delle Scuole Cristiane Caduti in Guerra.
Un Corteo, aperto dalla Banda dell’Istituto “Bartolo Longo”, attraverserà Via Sacra alle ore 10.45 e raggiungerà il Monumento ai Caduti, in Piazza “Bartolo Longo”.
Alle ore 11 si procederà alla deposizione delle corone d’alloro al Monumento ai Caduti in Piazza Bartolo Longo e al Saluto delle Autorità, alla presenza di un drappello di militari.
Le corone di alloro sono offerte gratuitamente dal F.O.D., le Forze Operative di Difesa di San Giorgio a Cremano.
A Mezzogiorno, i Militari saranno accolti dal Sindaco di Pompei Ferdinando Uliano e dai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale nella Sala della Memoria di Palazzo De Fusco.
La cittadinanza è invitata a partecipare all’evento di commemorazione e ad esporre il tricolore in ricordo dei caduti per la Patria.
“Una manifestazione, quella di domani, ricca di significato”, sottolinea l’Assessore Orsineri: “Commemorare e ricordare chi ha contribuito a scrivere la storia del nostro Paese è un importante atto di civiltà. La celebrazione del sacrificio di chi ha vissuto e combattuto una guerra sia oggi e sempre un momento di riflessione per le nuove generazioni».
Ricordo, rispetto e riflessione, dunque. Per non dimenticare, mai.
Agnese Serrapica