Herculaneum di rimonta contro Sibilla

herculaneum stadioSi respira aria d’alta quota al Raffaele Solaro di Ercolano. Complici la sconfitta del S. Marco Trotti in quel di Portici e lo scontro al vertice tra le capoliste Sessana e Turris, infatti, l’Herculaneum potrebbe lanciarsi all’immediato inseguimento delle prime della classe – Sibilla permettendo, naturalmente. Il respiro, però, dopo una prima conclusione di Palma al 4’, istintivamente respinta coi piedi da Gravagnone, sembra farsi un po’ affannoso. Gli ospiti, schierati con un modulo speculare al 4-3-3 dei granata chiudono bene gli spazi centrali abbassando la linea di centrocampo fino al limite della propria area. Una serratura a doppia mandata, insomma, che irretisce  la manovra degli uomini di mister Ulivi, di fatti meno ariosa del solito. Se le porte si aprono con le chiavi, l’Herculaneum al 20’ perde il suo principale passepartout: il centravanti Ciabatta è costretto a lasciare il posto al terzino Giovanniello.

 

La Sibilla, così, comincia anche ad affacciarsi dalle parti di Capece, il quale al 22’ salva in uscita su Liccardi a pochi metri dalla linea. Nulla può, invece, l’estremo difensore di casa al 32’, quando Diana impatta imparabilmente un colpo di testa sugli sviluppi del corner battuto da Lepre. A questo punto Casonaturale si ricorda che le porte si possono anche buttare giù e solo un giro di lancette più tardi premia lo splendido velo di Palma con un sinistro terrificante nel pieno dell’area di rigore.

 

Il pareggio ridà fiato alla compagine di patron Mazzamauro, che prima dell’intervallo mette alle corde i propri avversari. Al 45’ l’autore dell’1-1 lancia Basso di testa, ma Gravagnone respinge a dovere il tentativo al volo del capitano ercolanese. Basso ci riprova subito dopo con un diagonale che però riesce a fare solo la barba al palo.
La pausa fa bene ai ragazzi di D’Aniello, che già al 1’ della ripresa vanno vicini al nuovo vantaggio con un cross rasoterra di Lepre deviato sul palo da Capece. La risposta locale è affidata ancora a Casonaturale: Gravagnone mette i pugni sul suo potente sinistro da posizione defilata. Da questo momento in poi la Sibilla sembra avere un maggiore controllo del gioco. L’Herculaneum lascia fare senza patire troppo il predominio territoriale ospite. I calciatori diventano pedine nelle mani dei propri abilissimi allenatori, il prato una scacchiera. Sugli spalti si attende solo la mossa giusta. Salvatore Romano è la più prevedibile, ma anche la più efficace.

 

I granata tornano a giocare col vero “nueve” e al 33’, su lancio di Basso e con la palese complicità di Gravagnone, il neo entrato completa la rimonta. Scacco matto! Nei restanti minuti di gara ci sarebbe più volte la possibilità di chiudere definitivamente la partita, ma alla fine il risultato recita Herculaneum 2 Sibilla 1. La concomitante sconfitta della Turris (1-0) è aria pura per i sempre calorosissimi tifosi ercolanesi, che a fine gara cantano a polmoni spiegati “chi non salta è corallino”, perché ventotto giorni e due punti di distacco rappresentano la giusta distanza per cominciare a respirare anche area di derby.

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