Due gli interventi. Il primo è stato quello di Giovanni Borriello, 93 anni, ex presidente dell’associazione combattenti e reduci. Parlando dell’unità nazionale Borriello ha sottolineato come “è questa un’occasione per onorare la storia e per celebrare il coraggio e la dedizione del nostro Esercito, della Marina, dell’Aereonautica, dell’Arma dei carabinieri e dei bersaglieri, rendendo un doveroso tributo ai tanti, troppi che hanno pagato con la propria vita per costruire la democrazia e la libertà. Oggi – ha proseguito Borriello – è la festa di tutto il popolo italiano e noi tutti dobbiamo fermarci un attimo, un istante per non dimenticare i nostri caduti di ogni tempo”.
Cariche di emozione le parole del capo di gabinetto del sindaco: “È senza dubbio significativo – ha detto Luigi Pepe – che il 4 novembre siano celebrate insieme l’Italia unita e le forze armate. Queste ultime infatti non solo protagoniste di quella vittoria nella prima guerra mondiale che portò al completamento del percorso unitario, ma anche del successivo consolidamento di questa unità, da esse tutelata, lealmente fino ai giorni nostri”.
“Della grande guerra – ha aggiunto Pepe – ricorre in questo 2014, come è noto, il centenario del suo inizio. Un’inutile strage – come la definì l’allora Pontefice, Benedetto XV – che tuttavia non impedì, di lì a pochi anni, che se ne verificasse un’altra, la seconda guerra mondiale, che portò con se l’avvento dell’era atomica”. Il capo di gabinetto del sindaco ha poi ricordato le recenti guerre e l’impegno costante delle forze armate per la sicurezza in Italia. La mattinata si è chiusa alla casa del combattente con la cerimonia dell’ammainabandiera.