“Ormai siamo entrati in un clima da basso impero” sottolinea D’Anna, secondo il quale “l’infornata con la quale il governatore ha inteso gratificare politici trombati e componenti del ‘cerchio magico’ del quale anche lui si circonda, rappresentano uno scadimento anche per quanto concerne la corretta prassi e il rispetto di quei limiti che distinguono il buon amministratore dal mestierante politico”.
“Se questa è l’alba della prossima campagna elettorale – conclude il parlamentare – converrà ancor di più prendere le distanze, non solo da una gestione discutibile ed insufficiente dell’ente regione, ma anche da comportamenti che con la meritocrazia, l’oculatezza e la terzietà delle nomine non hanno nulla a che spartire e che non possono né essere condivisi, né taciuti”.