Il premier Renzi tradisce le aspettative degli abitanti di Bagnoli

renzi bagnoliTradisce ancora una volta le aspettative degli abitanti di Bagnoli il leader Matteo Renzi. Snobbata di fatto una delle aree più a rischio dell’hinterland partenopeo, periferia abbandonata dalle istituzioni e per decenni violentata da politiche industriali scellerate. Mentre il ritrovato sindaco di Napoli Luigi De Magistris grida al tradimento da parte di Renzi assente all’incontro sulla riqualificazione di Bagnoli la gente onesta di Napoli assiste avvilita all’ennesima farsa che offende la dignità e il diritto alla vita di uno dei centri più rappresentativi, sotto il profilo sia storico che culturale, del Mediterraneo.

I napoletani onesti sono stufi di essere presi in giro, umiliati da politici senza scrupoli buoni solo a condannare ghetti e quartieri dormitorio che loro stessi hanno creato nel tempo inseguendo esclusivamente il proprio meschino tornaconto. Napoli è implosa e con la capitale del mezzogiorno è crollata la speranza di chi mai ha tradito le proprie origini vivendo e investendo nell’area partenopea. Corruzione, collusione, falso ideologico, abuso d’ufficio : questi solo alcuni dei reati che negli anni hanno macchiato l’immagine e la credibilità della classe politica indigena.

A Napoli se vuoi lavorare, sei vuoi “contare” devi appartenere : che si parli di massoneria o di camorra ( dipende dall’estrazione sociale del soggetto) occorre essere parte integrante dell’anti stato per poter sopravvivere ad un sistema sociale talmente bacato da rasentare l’osceno. Memori dei fischi che avevano accolto la visita a sorpresa dell’allora sospeso sindaco di Napoli De Magistris nei principali nosocomi partenopei ( letteralmente alle corde per mancanza di mezzi ) non resta che invocare l’intervento del presidente della repubblica non che figlio di questi luoghi Giorgio Napolitano. Provocatoriamente, disperatamente in sintesi chiedere l’ausilio dell’esponente massimo di questa Italia . Penisola che già il sommo poeta così etichettò: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.