Il teatro Bellini di Napoli ospiterà, dall’11 al 16 novembre, Silvio Orlando ne “Il mercante di Venezia” di William Sakespeare, con la Popular Sakespeare Kompany, per la regia di Valerio Binasco. Il racconto scenico, di incredibile attualità, prende in esame problemi ancora oggi incombenti nel vivere sociale.
E’ una storia del XVI secolo, proposta in chiave moderna, che si svolge nella città della Laguna. ll testo, tra i tanti mali che affliggono ancora la nostra epoca, pone in risalto una delle preoccupazioni che è, da sempre, il cruccio di tanta gente: l’usura. E’ la storia di Bassanio che chiede un prestito all’amico Antonio per ottenere degnamente la mano della ricca Porzia, esaltando con lui l’amore per la facoltosa donna. Antonio concede il suo aiuto, ma, vista la propria indisponibilità, si rivolge a sua volta all’ebreo Shilock e si fa garante. Il prestito viene concesso, purchè la somma venga restituita entro tre mesi, pena una libbra di carne di Antonio stesso.
Il giudizio del magistrato salverà tutti, anche Shilock. In realtà, il racconto scenico gioca sull’idea del bene (rappresentato da molti cristiani) e del male (l’ebreo); il confine tra bene e male viene affidato particolarmente a Bassanio, ad Antonio ed a Shylock, interpretati rispettivamente (le cronache parlano di ottime performance) da Andrea Di Casa, Nicola Pannelli e da Silvio Orlando, nel ruolo di Shylock, un personaggio cinico, vendicativo, scaltro e fragile.
Federico Orsini
