Questione cimitero: la minoranza chiede consiglio comunale monotematico

POMPEI. Emergenza camposanto cittadino. In principio furono i cedimenti strutturali a creare allarme. Come non ricordare il caso delle due donne che, ad ottobre 2013 e a meno di 24 ore di distanza, sprofondarono in due diverse tombe a fossa. Il primo caso fu quello di una 75enne che, a seguito delle ferite riportate, trovò poi la morte in ospedale. L’altra vittima invece fu una 37enne. Per lei la vita fu salva, ma riportò serie lesioni, conseguenza della caduta su alcune lamiere di ferro che ricoprivano, in maniera provvisoria, una fossa in fase di scavo di 3 metri circa. cimitero

Episodi allarmanti, accaduti in un cimitero da tempo privatizzato, di fatto gestito dalla società Mirca, concessionaria dell’ente comunale. Un’esternalizzazione voluta dalla precedente amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Claudio D’Alessio. Una scelta che avrebbe dovuto garantire una maggiore efficienza dei servizi, alleggerendo il Comune dei costi di gestione. Ma lo status quo del cimitero agli occhi dei più, non appare granchè migliorato.

E sempre sul camposanto pompeiano, incombe la questione dei loculi “in potenza”. Con un bando pubblicato dall’ex amministrazione comunale, s’annunciava la costruzione di circa 600 nuove nicchie. Un’opera di edilizia cimiteriale, che aveva indotto diversi pompeiani a inoltrare la domanda per ottenere l’assegnazione del loculo, a fronte del pagamento di una prima tranche di circa 2000 euro. Ma ad oggi, in tanti si ritrovano ad aver pagato (bonifici alla mano) senza che la costruzione delle nuove nicchie sia mai partita. Che fine hanno fatto quei soldi? In tanti se lo chiedono ripetutamente.

Colpe e responsabilità dalessiane, delle quali è chiamata a rispondere però anche l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Ferdinando Uliano. Nel rinnovo di un governo cittadino, chi sale al potere, eredita infatti onori ed oneri.

E per far luce sulle intricate questioni, arriva la proposta della parte di opposizione consiliare rappresentata da Bartolo Martire, Franco Gallo e Attilio Malafronte. Per i tre amministratori, occorre indire un consiglio comunale monotematico che affronti temi precisi: 1) rapporti Comune-Mirca; 2) anticipi dei circa 2000 euro versati dai cittadini per l’acquisto dei loculi; 3) stato di abbandono dell’area, compresa quella esterna; 4) questione personale dipendente.

«Riteniamo che la gente vada informata per come stanno realmente le cose. Rispetto a questioni tipo questa del cimitero – spiega Bartolo Martire – potremmo orientare ed informare correttamente solo attraverso un dibattito pubblico fatto, possibilmente, di pomeriggio e che consentisse la partecipazione. Dirigenti e politici responsabili del settore, e quindi addentro la problematica, dessero versioni ed informazioni puntuali sull’attuale stato delle cose per poter lavorare ed impostare una strategia comune senza strumentalizzazioni e soprattutto senza motivi devianti. E’ quantomeno irritante  – conclude il consigliere – lo stato generale del nostro Cimitero, è addirittura assurda la questione degli anticipi per loculi dei quali quasi non se ne vuole più parlare. Abbiamo obblighi morali oltre che politici».

Marianna Di Paolo

 

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