Un confronto che ha dato inizio ad un nuovo campionato, più breve, ma tutto da vivere. Nella provincia brindisina c’è la stata prima prova, ora la seconda è al PalaErrico (domenica ore 18) contro Bernalda (4 punti in 6 giornate) che ha perso gli ultimi 2 incontri con le stesse avversarie dei flegrei e con scarti simili, ma a campi invertiti (8 lunghezze con Ostuni, 47 a San Severo). “Giocare senza pressioni aiuta nell’esprimere le proprie potenzialità – sottolinea l’esterno partenopeo – I lucani affrontano la stagione con questo spirito. Hanno, poi, una formazione interessante, valida con elementi di talento come Laquintana (23 punti di media finora) che ho affrontato spesso nelle categorie giovanili. Sarà una gara da giocare, non sicuramente vinta in partenza”. Nulla è scontato in questo sport in cui le insidie sono ovunque ed assumono varie sembianze. Recentemente i campani hanno dovuto fronteggiare anche gli infortuni con uno occorso proprio ad Aprea che è stato 3 settimane fermo (convocato, ma non entrato contro Cilento Agropoli e NP Stabia), prima di saggiare il parquet con San Severo (16’) e veder crescere il minutaggio ad Ostuni (31’ con 16 punti, 3 assist e 4 rimbalzi).
“Dopo un’interruzione così lunga del lavoro quotidiano in palestra bisogna ritrovare il ritmo partita e la condizione fisica che si acquista solo giocando – dice – Mi manca un po’ di resistenza e di esplosività, ma sono sulla buona strada. Mi sento sempre meglio e sono fiducioso di poter migliorare ulteriormente nelle prossime sfide. La sosta (il 16 novembre la Virtus osserverà un turno di riposo) mi aiuterà sicuramente”.
Prima c’è questo match, utile per lanciare nuovi segnali.
Ufficio Stampa
Virtus Pozzuoli