“Quattrocentosessanta lavoratori – spiega infatti D’Anna – attendono ancora di sottoscrivere il contratto di lavoro nei due ambiti territoriali sopra indicati. Duecentotrenta per l’Ato 2, l’altra metà per l’Ato 3. Questi ultimi, tra l’altro, stanno lavorando da due mesi senza alcuna remunerazione da parte della Regione che si attarda a trasferirli al consorzio Gori. Eppure la Gori è già stata beneficiata da un accordo sottoscritto con il presidente della giunta Caldoro mediante il quale si scontavano le somme dovute all’ente per un totale di 70 milioni di euro e se ne rateizzavano altri 120 in venti anni”.
“E’ ben strano – rincara la dose il parlamentare – che in questo balletto tra Regione e beneficiaria Gori non si riesca neanche a definire un semplice passaggio di cantiere. Cosa, tra l’altro, ancora in alto mare anche per quanto riguarda le unità lavorative dell’Ato 2 da parte del consorzio di ditte aggiudicatrici della gara”.
D’Anna annuncia che “rivolgerà un’apposita interpellanza al Ministero dell’Ambiente affinché dipani questa matassa che da qui a breve potrà avere come conseguenza l’interruzione dell’erogazione dell’acqua per migliaia di famiglie campane”.