Si è scettici a Ercolano sulla reale determinazione di andare alle primarie in casa del Pd. Tra voci di corridoio e inciuci , spesso sfocianti in vere e proprie calunnie ai danni di leader politici locali, in città come sempre tutto sembra già deciso “a tavolino”: si ipotizza addirittura last minute il ritorno a Ercolano dell’attuale onorevole Luisa Bossa chiamata quale deus ex macchina a mettere ordine tra gli “indisciplinati” membri di un Pd che continua a perdere vistosamente coesione al suo interno.
Se da un lato il renziano doc Ciro Buonajuto ha ufficializzato insieme all’assessore Antonello Cozzolino la volontà di misurarsi per la corsa alla poltrona di sindaco alle primarie dall’altro radio politica ipotizzerebbe l’esistenza di un accordo già chiuso in località ben distante da Ercolano che lascerebbe, purtroppo, poco spazio alle novità. In questo marasma come un cancro danneggia dalle fondamenta l’humus della comunità ercolanese l’ invidia che da sempre regna sovrana in questi luoghi.
A Ercolano chi ha il coraggio di “fare”, di produrre sana occupazione per i giovani paradossalmente viene ostacolato e danneggiato da una potente rete parallela tessuta sempre dalle stesse “potenti maglie indigene” che poco o nulla lasciano a chi osa infrangere il miserabile rituale di “appartenenza” . All’intelligenza degli ercolanesi onesti questo dato non è sfuggito : a chi concretamente opera al rilancio del territorio va indiscusso il ringraziamento dei cittadini avulso a qualsiasi strumentalizzazione politica.
In sintesi : nero o rosso chi fa bene andrebbe premiato anche se le contradditorie e subdole regole del posto provano il contrario. Un nuovo anno che si prospetta quindi incandescente per il mondo politico ercolanese che alle urne potrebbe decretare la rinascita della città o il definitivo tracollo di un delle realtà, è opportuno rammentarlo sempre, più rappresentative dell’hinterland vesuviano.
Alfonso Maria Liguori