In vista della finale in programma venerdi 14 novembre a Roma sono ancora in corso le votazioni per sostenere l’assegnazione del premio al progetto, che è possibile fare registrandosi sul sito http://www.oscargreen.it/dotnetnuke/ .
L’organismo consortile di apicoltori è stato selezionato fra numerose candidature in quanto Salvatore Sorbo, giovane imprenditore agricolo aderente al consorzio Conaproa ha messo le sue arnie a disposizione del progetto “Biomonitoraggio dell’ambiente attraverso le api nella Terra dei fuochi”, che mette insieme l’università di Napoli con l’università degli studi del Molise. Le api non mentono. Volano, si cibano di nettare e acqua che sgorga dalle falde, catturano le polveri sottili, il noto pm10, tra i loro peli e trasmettono le informazioni raccolte, ogni giorno, al loro alveare. 10 milioni di giubbe verdi, anzi gialle, ogni giorno raccontano qual è il grado di inquinamento dell’acqua di cui si abbeverano. Fanno lo stesso sui terreni e sulla vegetazione.
E persino con le particelle di inquinamento presenti nell’aria. I loro alveari, le loro arnie, sono centraline di monitoraggio, di biomonitoraggio, ognuna delle quali controlla 7 chilometri quadrati di territorio. E ogni giorno così ricercatori, mondo della conoscenza e dell’agricoltura, impresa del territorio e università, prelevano le informazioni dall’alveare per raccontare a che punto si è, qual’è la verità sulla terra dei fuochi.
Il progetto del CONAPROA non è solo del Consorzio, ma di tutta la Campania, di tutti i giovani che quotidianamente si mettono in gioco e lavorano sodo e con passione per far emergere le unicità della nostra regione- afferma Gennaro Granata, delegato regionale di Giovani Impresa Coldiretti della Campania, invitando a votarlo.