Di seguito una nota stampa del sindacato Orsa sulle gara del trasporto pubblico locale.
Dopo i roboanti annunci da parte del Governatore Caldoro e dell’Assessore ai Trasporti Vetrella sul piano di privatizzazione dell’intero sistema dei Trasporti Campano, le prime verità incominciano ad emergere tra le pieghe delle carte in tutto la loro drammaticità.
Dopo una lunga fase di tagli al servizio del TPL (complessivamente nel suo insieme oltre il 20%), di ritardi nei pagamenti verso le imprese da parte della Regione e di contenziosi mai risolti con le Aziende, in primis quelle su ferro, il nostro amatissimo Assessore ci ha informato nella riunione tenutasi in data 6 Novembre u.s. sui suoi progetti per rilanciare il Settore.
Dalla lettura dei documenti è emerso in maniera palese che lo scenario 0 , quello con il quale si intende rilanciare il TPL , non fotografa la situazione attuale in tutti i comparti, ma addirittura prospetta un servizio di volume inferiore e quindi non può che essere insufficiente e mortificante per le lavoratrici , i lavoratori , gli studenti e i pensionati della nostra Regione!
I contratti di servizio messi a gara per il gruppo EAV, per TRENITALIA e per ANM, i tre committenti principali , sono nettamente inferiori a quelli in essere con una prospettiva oltretutto al ribasso in fase di aggiudicazione delle gare .
Insomma una politica miope tesa più che alla mobilità della cittadinanza alla sua completa immobilità.
E’ poi paradossale che, con importi assolutamente irrisori, si richieda ai partecipanti alle gare anche uno sforzo per un investimento tecnologico importante (rinnovamento parchi rotabili ) pari a centinaia di milioni di euro.
La possibilità dell’avvilimento nell’espletamento delle gare , pratica dietro la quale ad una capofila possono strutturarsi uno o più soggetti ausiliari, lasciano oltretutto ampi margini di inserimento ad aziende prive di competenze specifiche se non addirittura soggette ad infiltrazioni criminali.
E’ inaccettabile che, per quanto riguarda il gruppo EAV, si proceda ad un bando di gara omnicomprensivo delle risorse per rimettere in sesto una infrastruttura ferroviaria di proprietà della Regione in molti casi fatiscente. E’ come se si chiedesse a Trenitalia di riparare la rete ferroviaria o ad una azienda di autobus di rimettere in efficienza le strade su cui fa servizio!
Nemmeno una parola di autocritica su una gestione scellerata dell’intero sistema dei trasporti, che a seguito dei mancati flussi economici verso le aziende, ha visto costrette quest’ultime a forti disavanzi di cassa per far fronte agli interessi passivi da corrispondere alle banche a seguito della cronica mancanza di liquidità.
Sulla tutela occupazionale in particolare siamo fortemente preoccupati, perché il disposto della legge Regionale n.3 del 2002 viene ampiamente aggirato nella formulazione dei bandi di gara . In essi infatti non troviamo quelle clausole occupazionali che esplicitamente possono garantire sia la forza lavoro nel suo insieme , sia il rispetto dei contratti Nazionali applicati e degli accordi in essere. Si offre un generico elenco del personale impiegato (data room) per l’espletamento dei servizi minimi . La rimanente parte dei lavoratori dove sarà collocata? Siamo alle prove generali per l’applicazione massiva del nuovo articolo 18?.
La genialità del nostro Assessore, poi , ha partorito la costituzione di ispettori della mobilità per verificare l’efficienza del Servizio, prelevando le risorse per il loro mantenimento ( 0,5%) dagli stessi contratti di servizio ! Ma cosa crede che gli utenti non siano in grado di giudicare il servizio reso? O pensa di creare un’ulteriore struttura a cui concedere nuove prebende?
Il sostanziale abbandono del biglietto unico integrato a favore del Tic infine, che già vede in prima fila Trenitalia, è il fallimento di una politica legata alla tariffa unica integrata molto spesso clientelare e poco attenta alla reale funzionalità delle Aziende .
Una politica favorita da un progressivo disimpegno economico della Regione. Crediamo che ancora una volta il prezzo
di questa operazione ricadrà sui cittadini , confusi da innumerevoli titoli di viaggio e senza che a questo sistema possa ricavarne un reale vantaggio sia in termini di servizio che di costi .
Aspettiamo il 10 dicembre, quella data sancirà la certificazione delle Aziende interessate alle gare !
Siamo oramai agli slogan elettorali !
Per quanto ci riguarda questo progetto non offre prospettive positive future per il TPL Campano, sia sul versante servizi in termini di efficienza e riduzione dei costi per i cittadini , sia per i lavoratori occupati nelle imprese interessate.
Saremo vigili e pronti a reagire con i cittadini e a difesa dei lavoratori e a difendere il ruolo del Trasporto pubblico in questa Regione!