Nella conferenza stampa convocata dal Comune di Vico Equense per annunciare i dettagli della demolizione dell’Ecomostro di Alimuri non sono emerse novità sostanziali. Chi le aspettava è rimasto deluso. Confermate tutte le notizie trapelate nei giorni scorsi: l’orribile scheletro andrà finalmente giù. Una serie di cariche esplosive verrà posta nei punti chiave dell’edificio e nel pomeriggio del 30 novembre la spiaggia di Alimuri tornerà come era agli albori degli anno ’60. Non ci saranno sospensive del TAR, come affermato dall’Ass. Elefante, e nulla potrà fermare la macchina demolitrice che si è messa in atto. Né sarà costruito altro dove oggi c’è l’ecomostro. Il litorale resterà integro e tornerà patrimonio della Natura come unica artefice di possibili trasformazioni del costone e dell’insediamento spontaneo della vegetazione.
Queste le conclusioni in generale. A fronte delle incongruenze che saltano agli occhi di chi legge gli atti scritti, ovvero le delibere di Giunta che hanno accompagnato l’iter burocratico, e contemporaneamente ascolta le parole degli esponenti comunali, le risposte sono precise. Le delibere verranno modificate entro pochi giorni e sarà sancito che non vi è nessuna volontà di creare nuovi insediamenti urbani o balneari nell’area risanata. La rinuncia a queste ipotesi starebbe nell’altissimo costo per la messa in sicurezza del costone soprastante Alimuri che allontana qualsiasi progetto di futuri insediamenti.
Nessuna paura pare debba nascere nemmeno dagli inghippi burocratici sempre presenti e che minacciano qualunque opera pubblica. La legge parla chiaro per Alimuri, la non conformità del manufatto con il progetto originario è motivo di demolizione senza possibilità di appello.
Almeno di questo sono sicuri gli amministratori di Vico Equense che non sembrano affatto intimoriti dalle ripercussioni che la SAAN, società proprietaria dell’immobile, potrebbe far ricadere sulle casse comunali e quindi sui cittadini in caso di contenzioso.
Su un punto però qualche perplessità rimane ancora. Le richieste di sospensiva dell’abbattimento da parte della società proprietaria sono state tutte respinte, dal TAR e dal Consiglio di Stato, ma non si sa come i giudici si pronunceranno nel merito dell’abbattimento vero e proprio quando questo diventerà materia di dibattimento. Secondo L’assessore Elefante aspettare i tempi biblici che i tribunali amministrativi impiegano per arrivare a sentenza definitiva significa spostare l’abbattimento dell’Ecomostro a una data di là da venire, enormemente lontana. Pur riconoscendo che non sa con certezza come potrebbe finire un contenzioso di questo genere, si è deciso comunque di procedere senza ulteriori tentennamenti.
Si è chiarito anche il dubbio sulle due società che fanno capo all’Ecomostro, ovvero la SAAN e la SICA che è subentrata successivamente. L’unica proprietaria è SAAN, come risulta da una ricerca corecale, la quale possiede un gran numero di immobili e potrà far fronte al debito nei confronti del Comune che si accolla momentaneamente le spese per la demolizione che, secondo le ultime stime dopo l’assegnazione dei lavori, dovrebbe aggirarsi intorno ai 340.000 €.
Si prepara dunque un gran festa per il prossimo 30 novembre. A un primo incontro con le autorità e la stampa presso la Sala Multimediale della SS. Trinità, seguirà il trasferimento degli ospiti a Sorrento dove un traghetto salperà alla volta del luogo delle operazioni di abbattimento per consentire la visione dal mare di un evento unico, irripetibile e atteso da decenni . Zone di osservazione saranno predisposte anche da terra, sulle curve di accesso alla Marina di Meta, dove alcuni spazi saranno riservati esclusivamente agli alunni di ogni ordine e grado del territorio, in totale regime di sicurezza. La Statale Sorrentina verrà chiusa al traffico durante le ore di massima allerta e vi avranno accesso solo i mezzi autorizzati. Nel pomeriggio, salvo un mare forza 9 o intemperie brutali, Alimuri sparirà per sempre dal litorale Sorrentino.
Il Sindaco Gennaro Cinque ha manifestato tutta la sua soddisfazione e il suo orgoglio per questo eccezionale avvenimento e si è detto molto amareggiato per le proteste dei VAS di Vico Equense che hanno denigrato aspramente tutta l’operazione temendo un grande affare per le parti in causa a solo danno dei cittadini. Ha ringraziato generosamente l’Ufficio Tecnico del Comune per l’opera preziosa prestata al fine di trovare la soluzione di un problema che al Sindaco stesso sembrava impossibile da affrontare. E’ Gennaro Cinque a voler definire questo evento una Festa, dedicata non solo a Vico Equense ma al mondo intero.
Maria D’Ordia