Allarme sicurezza a Scafati, Aliberti scrive al prefetto

Pasquale AlibertiIn seguito ai recenti episodi di criminalità che si sono verificati nel territorio di Scafati, il sindaco, Pasquale Aliberti ha chiesto alla Prefettura di Salerno la convocazione del Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza:

“Egregio sig Prefetto, Esimio Questore,

nella qualità di sindaco di Scafati mi trovo quotidianamente a fronteggiare situazioni di notevole complessità: il nostro è infatti un territorio di frontiera, a cavallo tra la provincia di Napoli e quella di Salerno, con un tasso di criminalità che certamente è noto alle SS.LL. illustrissime.
Nel ruolo che ricopro ormai da sei anni, essendo al secondo mandato, ho posto in essere un’azione istituzionale fortemente orientata alla tutela del territorio e dell’ordine pubblico, per tutto quanto è nei miei poteri. A mero titolo esemplificativo giova citare l’avvio del servizio di videosorveglianza del territorio, per il quale peraltro si è avuto accesso a fondi di finanziamento, il più volte richiesto rafforzamento della locale Tenenza dei Carabinieri, le azioni di contrasto esplicito e coraggioso ad attività non conformi a norma. Da sindaco ho infatti provveduto alla confisca di un manufatto abusivo che i miei predecessori, di diverso colore politico, avevano consentito si edificasse su un terreno già espropriato per pubblica utilità, ad opera di un noto delinquente, tale Nappo affiliato al clan di Matrone detto “Franchino a belva”, che di recente ha peraltro subito un attentato dinamitardo nel bar di sua proprietà. Su tale bene confiscato, simbolo in passato del potere camorristico, è stato edificato un centro sociale e per anziani, restituendo pertanto alla cittadinanza l’uso di spazi prima inaccessibili.
É chiaro che i fenomeni delinquenziali nel nostro territorio continuano ad esserci e sono ben noti alle forze dell’ordine come alle SS.LL., ed è per questo che la strumentalizzazione a fini politici di questi argomenti mi preoccupa.
Recentemente è stata posta una bomba carta presso l’abitazione di alcuni familiari di un consigliere comunale di opposizione, fatto sul quale la magistratura sta al momento indagando per individuare moventi e responsabilità, come apprendiamo dai giornali: orbene il Partito democratico, al quale il suddetto consigliere appartiene, ha organizzato la scorsa domenica 8 Novembre una presunta “marcia per la legalità”.
Ancora una volta devo stigmatizzare la strumentalizzazione politica che viene fatta: tale marcia si è presto ridotta ad essere occasione di polemica politica contro il sottoscritto, come fossi la causa del contesto criminale che pure si vive a Scafati, laddove in prima fila a marciare vi erano per motivi ben politici tutti gli esponenti dell’attuale minoranza.
Anche la recente nota inviata alle SS.LL. dai consiglieri di opposizione Salvati e Santocchio, circa il mantenimento dell’ordine pubblico in Consiglio Comunale, fa intendere interconnessione tra situazioni ordinarie che capitano in qualunque civico consesso, anche in Parlamento, di vivace e talvolta colorita diatriba politica, e vicende di criminalità. Oltretutto il consigliere Salvati è stato vicesindaco fino alla fine del mio precedente mandato, ed oggi è tra quelli che strumentalizzano ogni iniziativa, anche una marcia che, se fatta a favore della legalità, non può essere partitica ma deve essere civile e trasversale.
Devo inoltre rilevare che a tale marcia erano presenti in prima fila, visibili in ogni foto, il figlio di un noto imprenditore locale, (omissis), nominato nella relazione istruttoria per lo scioglimento dei consigli comunali di Scafati nel 1993 e più recentemente di Battipaglia; un consigliere comunale il cui suocero, (omissis), è coinvolto in un processo penale relativo agli appalti alla Provincia di Salerno; il consigliere (omissis), la cui moglie ha avviato un violento contenzioso fatto anche di denunce penali a causa della mancata stabilizzazione, ossia l’assunzione a tempo indeterminato per la quale da sindaco ho ricevuto forti pressioni dal (omissis) stesso; il consigliere (omissis), già coinvolto in un processo penale; il consigliere (omissis) che, avendo subito denuncia di abusi edilizi nella propria abitazione, si è rifiutato per ben tre volte di far entrare i vigili urbani per accertamenti, per la qual cosa già da mesi è stata richiesta l’autorizzazione alla Procura.
Del resto da Sindaco mi scontro quotidianamente con interessi personali e particolari dei soliti consiglieri di opposizione che operano questa costante azione di discredito: il consigliere (omissis) aveva interesse alla costruzione di un centro commerciale ed il diniego posto dall’amministrazione che, approvando il PUC, ha fatto scelte ben precise in ordine al governo del territorio, è stato da lui ferocemente opposto nelle sedi giudiziarie; il consigliere (omissis) ha patrocinato una causa di un privato contro Agroinvest, società interamente partecipata dal Comune di Scafati per la reindustrializzazione di un’area dismessa, in ciò contravvenendo quanto meno agli obblighi di deontologia professionale, come da me denunciato in tutte le sedi competenti; il consigliere (omissis), da medico, è consulente tecnico di parte contro il comune in una causa per danni.
Questi personaggi continuano a strumentalizzare a fini politici il tema della legalità: di tutto ciò si fa espressa segnalazione alle SS.LL. per quanto di competenza”.

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