Pioveranno ancora “polpette”?

prima pag o-VESUVIO-facebookIl Vesuvio forse continuerà a dormire, forse. Qualora nel prossimo futuro le cose dovessero andare diversamente l’assessore regionale Edoardo Cosenza ci ha spiegato cosa fare nelle 72 ore successive all’allarme. Ah, diciamolo subito però (anche se in verità Cosenza nella sua nota stampa lascia questo particolare alla fine): «Al momento non vi è alcun segnale che possa indicare eruzioni imminenti, né vi sono nuovi ritrovamenti di tracce di flussi piroclastici». Ma dicevamo: cosa fare nelle 72 ore dopo l’allarme. Molti di noi dovranno affidarsi per l’evacuazione al Piano di Mobilità in via di sviluppo. Saremo in circa 700mila: ci hanno contato i tecnici esperti delle nuove zone rosse, la 1 e la 2. 150mila in più rispetto a qualche anno fa quando erano in vigore le vecchie zone rosse. Saremo quindi in diverse centinaia di migliaia, tutti in fuga dal gigante che domina l’area. Andremo via verso altre regioni italiane che ci accoglieranno una volta arrivati. A questo sta lavorando la Conferenza delle Regioni, che si sta interessando alla stipula di appositi accordi per i gemellaggi. Ma ora direte: «sì, ma come ci arriveremo in queste altre regioni lontane?» L’abbiamo detto prima, un po’ di attenzione. Andremo via grazie al Piano di Mobilità. Via terra, attraversando le nostre ottime strade, le nostre incomparabili vie di collegamento.

L’assessore ci ha detto che “punta”, ci sembra non senza un pizzico di presunzione, a saldare entro il 2015 il grande anello intorno al Vesuvio con lo svincolo di Angri «che appunto ‘salda’ la SS 268 del Vesuvio con l’autostrada: il progetto è finanziato con fondi europei per 54 milioni di euro». Il progetto prevede l’apertura di uno svincolo autostradale sopraelevato in grado di intercettare tutto il traffico in entrata e in uscita rendendo agevole il transito dei veicoli. Ed è addirittura previsto l’ampliamento dello svincolo sulla ex SS 18 con l’aggiunta di due rampe in grado di consentire manovre in tutte le direzioni e la realizzazione delle cosiddette bretelle di Corbara e di Scafati, che agevoleranno i collegamenti tra Angri, Sant’Antonio Abate e Scafati.

Beh…2015…54 milioni di euro…un anello fondamentale per la zona rossa…ci sembra proprio che siamo tutti al sicuro! A voi non sembra così? Strano! Cosa vi aspettate, cari lettori? Noi siamo fiduciosi che tutto funzionerà correttamente: procedura d’appalto, lavori eseguiti ad opera d’arte, nessun interessamento di forze dell’ordine o magistratura strada facendo. Siamo sicuri che non pioverà alcuna polpetta prima che piova la cenere. Perciò mettiamoci l’animo in pace. Andremo tutti via ordinatamente e faremo parte di un’organizzazione perfetta, senza sbavature, mentre il Vesuvio si sveglia.

Francesco Ferrigno

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