Torre Annunziata: parte la manutenzione straordinaria delle caditoie

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Decoro urbano e questione allagamenti: al via a Torre Annunziata la manutenzione straordinaria delle caditoie. Si tratta di un’iniziativa voluta dall’assessore Antonio Irlando che in queste ore sta seguendo da vicino la pulizia delle strutture presenti in tutta la città e che rappresentano una delle principali cause dei pericolosi allagamenti nelle strade cittadine. La manutenzione, infatti, non veniva effettuata da anni. «L’attività di decoro urbano – ha spiegato Irlando – non deve riguardare solamente opere utili dal punto di vista esclusivamente estetico. In questo caso ci trovavamo di fronte ad un problema infrastrutturale gravissimo e trascurato da anni».

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La pulizia straordinaria delle caditoie da parte dei tecnici del Comune è partita da alcuni giorni e durerà per diverse settimane. Al momento gli interventi hanno interessato l’area nord di Torre Annunziata e quindi l’area del Tribunale, corso Umberto e via Gino Alfani. Torre Annunziata, infatti, conta oltre mille caditoie lasciate in pessime condizioni.
«Decoro urbano – ha continuato l’assessore – significa anche andare alla radice dei problemi per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ma gli stessi cittadini, visto che nelle caditoie i tecnici hanno trovato di tutto, devono collaborare. Io credo che bisogna vivere la città, che bisogna camminare per le strade della città, per comprendere realmente i problemi della gente».

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Sempre sul fronte del decoro, nei prossimi giorni verranno intensificati i controlli delle forze dell’ordine contro il deposito dei rifiuti ingombranti in strada, e di conseguenza anche l’azione sanzionatoria. «La tolleranza sarà prossima allo zero – ha detto Irlando – perché non si può più assistere a scene di degrado in periferia come in centro». L’esecutivo oplontino, inoltre, ha elaborato un’iniziativa per affidare ai cittadini, attraverso avvisi e manifestazioni d’interesse, aree verdi e aiuole. «I cittadini in questo modo – ha concluso l’assessore – non solo diventeranno i custodi di queste arre ma accresceranno anche il proprio senso di appartenenza al territorio diventando veri e propri testimonial della città».

Francesco Ferrigno

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