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L’Adda: “Che fine hanno fatto i cani deportati da Castellammare?”

canile

Del 9 ottobre 92 dei circa 150 cani appartenenti al Comune di Castellammare, precedentemente ospitati nella struttura “Green Park” di Torre del Greco, sono stati trasferiti presso altra struttura situata a Brusciano e messa a disposizione dalla Ditta La Sfinge, con sede legale in Sant’Anastasia.

E’ ormai noto, date le pubbliche proteste dell’A.D.D.A. che ha seguito personalmente il prelievo –cui peraltro si era opposta con tutte le proprie forze e con il sostegno di Assocanili e del Ministero della Salute- che le bestiole precedentemente ospitate presso il rifugio di Torre del Greco, sono state deportate, subendo gravi maltrattamenti, presso la nuova struttura, nonostante molti fossero lì da oltre dieci anni e spesso anziani e con patologie croniche, oltretutto per soli tre mesi e mezzo, per poi rischiare un’ulteriore trasferimento presso altro canile una volta espletata la successiva gara.

Nonostante i gravi episodi avvenuti (l’agguato subito dai rappresentanti dell’A.D.D.A. il 23 ottobre per farli desistere dall’intento di recarsi presso la nuova struttura a controllare lo “scarico” e lo stato dei deportati, l’aggressione subita da tre persone poi ricoverate in ospedale nel corso di una rissa avvenuta il 24 ottobre in occasione dell’ultimo prelievo di cani presso “Green Park” di Torre del Greco) che hanno determinato l’interruzione delle operazioni, l’A.D.D.A. non ha mai avuto la possibilità né di visitare i cani spostati a Brusciano né di controllare i cani prelevati dal 1 settembre sul territorio e trasportati direttamente alla Sfinge né, infine, di conoscere quale sarà il destino degli animali rimasti da “Green Park” a Torre del Greco. Questo, nonostante le ben quattro richieste inviate a tale scopo al Sindaco, al Vice-Sindaco, al Comandante della Polizia Municipale, al Dirigente del Servizio e alla locale Stazione dei Carabinieri: l’Associazione è rimasta completamente ignorata e le è stato, così, impedito di svolgere la propria opera in difesa dei diritti degli animali, dei quali evidentemente gli attuali rappresentanti delle Istituzioni non hanno alcuna intenzione di interessarsi.

Il comportamento tenuto dall’Amministrazione Comunale attualmente in carica sul tema della tutela dei diritti degli animali, quindi, è a dir poco abominevole. Non ha, infatti, mostrato alcun interesse neanche in riferimento alla gravissima problematica che da tempo interessa il territorio stabiese, consistente nel fatto che ci sono continue sparizioni di cani randagi, di cui si ignora completamente il destino, ossia non è dato sapere se essi vengono catturati per essere ricoverati presso la struttura La Sfinge oppure semplicemente spariscono nel nulla, casomai dopo qualche “stallo”, “staffetta” e simili. Sul punto, è necessario ricordare che nemmeno i cani ospitati presso le strutture convenzionate possono essere affidati prima che siano decorsi due mesi dalla cattura e che, certamente, essi devono essere adottati in modo definitivo e non consegnati per essere destinati a “stalli”, “staffette” eccetera.

A. D. D. A.

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